domenica 30 luglio 2017

L'uomo dei miracoli

Solita triangolazione magica del generale Ibrahim che viene giustamente accolto da eroe mentre sosta a Labwa per supervisionare lo scambio di salme che ha costituito la prima fase del cessate il fuoco stipulato con Nusra.
A giudicare dalla costruzione mediatica dell'evento però, addirittura ai giornalisti sono stati rifilati briefing obbligati e nessuna possibilità di verificare sul terreno come siano effettivamente andate le cose, gli Hezbollah hanno praticamente forzato il governo libanese e l'esercito a farsi carico della battaglia di Arsaal. Si tratta di un'area strategica che interessa maggiormente agli Hezbollah ma era fuori dalla loro portata. Si spiega così, il discorso ambiguo di Nasrallah e la campagna sui social arricchita da scene di festeggiamenti in stile Mosul.
Al di là del nazionalismo sfrenato, che ha visto Jumblatt celebrare su Twitter "i martiri di Arsal", si tratta di un precedente pericoloso. Anche gli Hezbollah, come i sauditi, hanno trovato nei media una gallina dalle uova d'oro da sfruttare. E con Trump in sella, ognuno fa quel che gli pare.
Ci sono notizie controverse su Sheikh Abu Malek che non sarebbe proprio benvoluto a Idlib e lui stesso preferirebbe un'altra destinazione.
Fatto sta che, se gli Stati Uniti optano per una invasione di Idlib, ci sarà anche un'invasione di rifugiati. E' bene che gli amici romani di McGurk glielo spieghino.

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