mercoledì 12 luglio 2017

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“Signora, sono Matteo Renzi. Le posso dare finalmente la notizia che aspetta da un anno: Federico in questo momento è libero. È su un nostro aereo. Lo stiamo riportando in Italia. Veniamo a prenderla, tra qualche ora lei potrà riabbracciarlo.” Non riuscirò mai, dico mai, a restituire l’emozione di una donna a cui viene ridato il proprio figlio.
Matteo Renzi Avanti via Espresso

Di tutti i problemi che ho, il governo Renzi non me ne ha risolto nemmeno uno.
Anzi me li ha aggravati.
Ma non è per questo motivo che lo ho accantonato dopo averlo accolto con entusiasmo.
Il fatto è, che le sue politiche sono inefficaci. Elitarie. Aiutano pochi.
E lui non se ne rende conto. O forse ne è ben consapevole, ma tende a mascherarlo.
Per un Motka recuperato, motivo anche di orgoglio nazionale ritrovato grazie all'accoppiata Manenti-Boeri, tanti non sono tornati. E con loro sono andate perse verità e giustizia.
Forse barattate per un contratto o per qualche accordo sotto banco.
La faccia tosta di Obama che in conferenza stampa continuava a dire che i suoi non sapevano che nel capanno ci fosse Ahmed Farouq. Bugia. Sennò avrebbero dovuto spiegare perchè non sapevano che là dentro c'erano Lo Porto e Weinstein.
E da noi nessuno s'è indignato.
E dire che nel Copasir c'è chi sa cosa significhi perdere un pezzo di vita senza verità.
Eppure ci si è limitati a dire che i nostri servizi segreti hanno agito secondo le regole.
Per un Motka recuperato a suon di milioni, ci sono tanti Lo Porto persi a costo zero.
A costo della dignità di un Paese.
Questo non convince di Renzi.
Fa sembrare che abbia fatto chissà che. Eppure noi qua stiamo a lottare per niente.
Senza speranza. Solo con un pò di dignità.

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