martedì 27 giugno 2017

Wall of Glass

Non basta: il colloquio tra Alfredo Romeo e un suo collaboratore diventa, nell’informativa di Scafarto, un vertice con il colonnello Petrella in servizio all’Aisi, sul tema delle intercettazioni ambientali (all’epoca nemmeno iniziate) solo perché il collaboratore ha un cognome molto simile all’agente segreto. lastampa
In uno dei messaggi recuperati dai pm di Roma c’è l’annotazione «sempre per il capo», e all’Aise lavorano almeno due ex superiori di Scafarto. Qual è il motivo di questa «fuga di notizie»? E a chi era indirizzata? Quella del «dossieraggio» è al momento solo un’ipotesi degli inquirenti, una congettura senza riscontri.corriere

Il dottor Mancini avrebbe anche ragione a darsi le arie da perseguitato.
Però se invece di girare come una trottola, spesso anche con gente strana, se ne stesse a casa a leggere un libro, magari eviterebbe noie a lui e pensieri a me.

Insomma queste informazioni agli ex-superiori sono state date o no ?
Ogni giorno spunta fuori una versione.
E al di là delle peripezie difensive e del modo in cui si giustifica, come ha fatto uno come Scafarto ad arrivare ai vertici del Noe ?
Che sia in atto l'ennesima guerra lo indica un articoletto del giornale vicino alla lega e a Stucchi che nel pomeriggio puntava il dito contro il colonnello De Caprio.
Ovunque vada, quell'uomo si fa volere bene soprattutto dai superiori.
Tenerezza infinita.

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