Il Profeta di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse :
Quando ha inizio il mese di Ramadan, i cancelli del paradiso sono aperti, quelli dell'inferno sono chiusi e i diavoli sono in catene.
Narrato da Abu Huraira. Riportato da Bukhari.
L'hadith sta a significare che la pietà immensa di Allah si manifesta in tutta la sua magnificenza in particolare nel mese di Ramadan.
Mese del perdono e dell'esercizio della disciplina fisica e spirituale.
Quindi indirizziamo tutti i nostri sforzi verso la richiesta di perdono.
Infatti le invocazioni per la maggior parte sono all'insegna dell'istighfar.
Evidentemente qualcuno interpreta invece nel senso di poter fare del male perchè magari non verrà punito.
Una decina d'anni fa, quando l'Oman fu colpito dal primo di tanti cicloni estivi, il ministro degli affari sociali fece un comunicato nel quale specificava che i centri di raccolta di vestiti e beni di consumo, avrebbero accettato solo aiuti da cittadini omaniti.
All'epoca la forza di Internet era concentrata tra blog e forum.
Noi stranieri mettemmo in atto un terremoto.
In poche ore Sua Maestà fece un comunicato in cui rassicurava che tutto procedeva bene e ringraziava tutti quelli che avrebbero dato il proprio contributo sottolineando che quello degli stranieri non sarebbe stato rifiutato.
Usammo espressioni forti. Eravamo conosciuti dagli apparati di sicurezza .
Ma sapevamo che potevamo permetterci una levata di scudi.
La storia che nei Paesi arabi non c'è libertà di espressione, torna comoda a chi vuole che questi restino isolati.
Non c'è offesa peggiore per un arabo del Golfo, che quella di essere aiutato da un estraneo o da uno che viene percepito come tale. Figurarsi un nemico, come attualmente sono i sauditi per il Qatar.
Non è cattiveria. Si tratta semplicemente di una questione di orgoglio.
E il ministro degli esteri saudita lo sa bene.
Dopo l'incontro con il segretario di stato americano, ha voluto affondare la lama nella ferita.
Che Allah aiuti i musulmani a ritrovare l'unità.
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