giovedì 15 giugno 2017

Deletions

Quel profilo crea tensioni in continuazione.
Solitamente gli impiegati delle ambasciate in Africa e medio-oriente sono cittadini locali che bazzicano l'ambiente e nel corso degli anni hanno dato una mano ai funzionari italiani a sbrigare questioni pratiche e burocratiche. Per sdebitarsi viene dato loro qualche soldo di tanto in tanto e quando si libera un posto vengono assunti.
E' naturale che chiunque gestisca quel profilo Twitter da libico abbia un suo orientamento ed un approccio. La maggior parte dei post di quel profilo genera dissenso tra gli utenti.
La Libia è un capitolo delicato che non si risolverà molto facilmente.
Bisogna curarlo nei minimi dettagli.
Tanto vale comunque fare gli interessi dell'Italia senza scontentare nessuno e guardando a the big picture. Che nell'immediato è tenersi buoni gli arabi. Tutti.

A proposito di manifestazioni sui social, ci sarebbero già un paio di casi per i quali Bahrein ed Emirati avrebbero iniziato ad applicare le norme che prevedono punizioni pesanti (carcere e sanzioni) per chi esprime supporto al Qatar.
Difficile recuperare il testo della legge. La Farnesina dovrebbe avere già avvertito gli italiani in partenza e quelli che lavorano in Arabia Saudita, Emirati e Bahrein che è meglio astenersi da qualsiasi commento in rete e fuori.

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