mercoledì 17 maggio 2017

Wholly (in)appropriate

The speech is intended to unite the broader Muslim world against common enemies of all civilization and to demonstrate America's commitment to our Muslim partners.

McMaster è il classico esempio di pilastro della sicurezza che all'arrivo di un presidente scemo diventa scemo pure lui.
Ha cercato di metterci una pezza ma non ha convinto.
Anche se alla fine ha negato, appropriato nel contesto fa pensare che gli americani possono fare quello che gli pare con le informazioni di cui sono a conoscenza senza badare alle esigenze degli alleati.

I sauditi avevano fatto tutto bene. Poi sono caduti proprio sull'Islam.
Hanno riempito l'America di miliardi per le armi.
Hanno invitato Trump ben consci del fatto che in Arabia Saudita sembrerà un gigante.
Lo portano ad un tweeps forum dove ci sarà anche la solita Malala ormai usata da tutti i leader in cerca di visibilità.
E infine lo fanno parlare a questo Arab Islamic American Summit al quale in teoria dovrebbero partecipare una cinquantina di leader tra governanti e rappresentanti religiosi. Dovrebbero. Bisogna vedere poi chi ci rimette la faccia a presenziare ad un incontro con uno che il rispetto, soprattutto per la religione islamica, lo pratica poco.
Sarà un ulteriore affossamento di immagine per la casa reale saudita accusata da sempre di stare dalla parte del nemico. Una mossa favorevole al reclutamento di al Qaeda.
Strano che sua altezza Mohammed bin Salman,  promotore dell'Ideological Warfare Centre, non abbia valutato le conseguenze. Probabilmente per adesso gli interessa maggiormente rinsaldare il legame con gli americani.

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