martedì 16 maggio 2017

Il mare d'inverno

Anche tu puoi fare qualcosa!!

Tutto ciò che leggerai non è assolutamente vincolante od obbligatorio né da realizzare interamente. E’ invece un ausilio che si è voluto fornire nella maniera più ampia e completa possibile e che va adattato alle singole situazioni che solo tu conosci. 

Premesso che, al contrario di quanto millantato dai capi di polizia passati e presenti, noi gente delle aree rurali la polizia non la vediamo mai, e siamo abituati ai carabinieri ai quali vogliamo sinceramente bene perchè ci accettano così come siamo e lo stesso facciamo noi con loro, secondo me questo opuscolo di ventisei pagine ventisei (!!!) inviato ai comune abruzzesi, e presumo anche a tutto il resto d'Italia, dimostra che anche a metterci la buona volontà, alla fine la pratica della vita o la vita della pratica, è altro rispetto alla teoria. Quindi è meglio che su certe questioni ci arrangiamo ognuno per conto nostro.

Aumentate, se possibile, le difese passive e di sicurezza.
È molto utile disporre di fermi alle serrande da inserire ogni volta che si esce di casa, ovvero la notte.

L'ingegnere che ci costruì la casa una quarantina d'anni fa, trattandosi all'epoca di zona deserta in quanto lontano dal centro del paese, mise una specie di ferretti blocca-serrande alla base e le inferriate alle finestre del piano terra. Queste ultime sono tornate utili perchè così l'omino che ha piazzato l'anno scorso l'allarme (al modico prezzo di duemila euro per un apparecchio che su internet ne costa cinquecento) ha risparmiato in sensori. I ferretti li usammo per qualche mese. Poi tra un'acciaccata alle dita e l'altra ci abbiamo rinunciato. Stanno comunque ancora là tutti arrugginiti.

Evitate di attaccare al portachiavi targhette con nome ed indirizzo che possano, in caso di smarrimento, far individuare immediatamente l'appartamento. 
Mettete solo il cognome sia sul citofono sia sulla cassetta della posta per evitare di indicare il numero effettivo di inquilini (il nome identifica l'individuo, il cognome la famiglia). Se non crea difficoltà, è possibile mettere anche un numero.

Ormai mettono tutti solo il cognome. In ogni caso il ladro se lo figura che dietro al nome di un individuo ci possa essere una famiglia composta anche da dieci persone.
Poi nell'eventualità dello smarrimento della chiave, posto che è meglio comunque cambiare serratura, il calcolo delle probabilità prevede che ce ne siano almeno la metà per quali le chiavi finiranno nelle mani di una persona onesta e responsabile. In questo caso come fa a rintracciarmi ?

Se vivete in una casa isolata, adottate un cane, se non vi crea difficoltà. 

Ma che vuoi adottare.
Il cane per fare la guardia, dove per guardia s'intende che abbaia al minimo rumore e tu ti alzi per vedere che succede, costa mille euro e passa da Ghinderos. Volendo si possono adottare quelli pensionati della polizia. Però a mio parere è meglio prendere i cani appena svezzati. L'ultimo della serie lo abbiamo preso a sei mesi e c'è voluto un pò per venire a patti con lui. Anche i cani hanno un carattere. Le difficoltà sono nella media. Il mio cane è un pò capriccioso e nervoso. A volte farlo mangiare è un problema. Infatti quando si attacca all'erba vuol dire che il nervosismo gli ha danneggiato lo stomaco e lo sistemo con il mio omeprazolo. Ai cambi di stagione c'è bisogno di un integratore. A me il B-Vital total. A lui VMP. Poi zone isolate non ce n'è più. Ci sono zone con poche case e tutti abbiamo i cani. La notte è un concerto. Vai a capire quando c'è pericolo effettivo. Da me ce n'è uno che abbaia dalle undici di sera alle quattro di mattina. Solo lui.

Se li ritenete degni di fiducia, scambiatevi i numeri di telefono con i vostri vicini di casa per poterli contattare in caso di prima necessità.

Più che altro sono pettegoli.
Che è comunque un danno perchè diffondono informazioni.
Non so se siano di fiducia ma non è che li possiamo cambiare. Ci dobbiamo fidare.


Se abitate da soli, non fatelo sapere a chiunque.
Ormai, anche in città, certi dettagli è difficile tenerli nascosti.

Nei casi di breve assenza, o se siete soli in casa, lasciate accesa una luce o la radio in modo da dar l’idea che la casa sia abitata. In commercio esistono dei dispositivi a timer che possono essere programmati per l'accensione e lo spegnimento a tempi stabiliti. 
ATTENZIONE. Se abitate in una casa su più livelli lasciate accesa la luce di un piano anche se vi trovate su uno diverso, specie verso l’ora di cena.

Guarda. Ti racconto solo l'ultima.
L'altra sera all'improvviso la luce si è affievolita per una mezz'oretta.
C'era ma in stile lume di candela.
Computer e televisione spenti. Luci di giardino e strada spenti.
Per non parlare di quando all'epoca del terremoto, e sotto la neve, un traliccio è crollato e ci ha lasciato al buio per una notte e mezza giornata. Ero appena uscita dall'influenza.
Io vorrei semplicemente che i vertici locali e nazionali dell'Enel venissero chiamati a rispondere del fatto che da decenni l'Abruzzo viene trattato come terzo mondo. Non voglio incrementare la loro fonte di guadagno. Dubito comunque che Igor il russo si spaventerebbe per due luci in più.


Per coloro che vivono in abitazioni indipendenti è ancora una consuetudine tenere la porta principale dell’abitazione aperta tutto il giorno e, non raramente, anche la notte. Questa è un’usanza da abolire

Ma che ?
Forse lo fanno gli ufficiali vostri che prendono stipendi da nababbi e possono godere di scorte e denunce lampo. Noi la porta la chiudiamo ma non basta.

Se ricevete spesso telefonate anonime, prestate attenzione: potrebbe essere un modo per controllare la vostra presenza in casa.

No. Sono sempre quelli che ti vogliono fare cambiare gestore telefonico o di gas e luce.
Che dispiace mandarli a quel paese visto che è gente che lavora per quattro soldi (sempre per quella storia che "con il jobs act abbiamo creato posti di lavoro a paccate"). Però telefonano pure alle nove di sera che uno si spaventa.

ATTENZIONE. Prendi l’abitudine, specialmente in città, di viaggiare con i finestrini chiusi. I malviventi possono affiancarti nel traffico e derubarti attraverso i finestrini.

No. Quelli erano i vu cumprà prima che quel genio del ministro per dimostrare che la sicurezza è cosa di sinistra, ordinasse i rastrellamenti. Chiamiamoli per quello che sono.
Che uno adesso a girare per la città si chiede che fine avranno fatto.
Ce lo dirà Amnesty alla prossima relazione sulle torture.

Borse e borsellini soprattutto dalle donne devono essere portati a “tracolla”, con la buona abitudine di proteggerli con l’avambraccio ed evitando di riporvi tutti gli oggetti di valore e documenti.

Si. Così quando mi strappa la borsa, mi trascina per un pò e mi rompo l'osso del collo.
Meglio cedere subito ma in maniera indolore.

Se siete malauguratamente vittima di scippo, non cercate di trattenere la borsa, lasciate la presa immediatamente. La vostra vita e comunque la vostra salute è più preziosa di qualsiasi somma o documento.

Vedi che ti contraddici ?
Se metto la borsa a tracolla, diventa tutto più complicato.

La seconda parte, quella sulle truffe, è fatta bene.
Più attinente alla realtà.
Il documento è reperibile sui siti dei comuni.

Qualche mese fa s'insediò il nuovo comandante provinciale che non sapendo che rispondere alla domanda su cosa gli piacesse di Pescara (tanto per ribadire che da queste parti si viene mandati per punizione o in attesa della pensione) disse che amava il mare d'inverno . Chissà come se la passa d'estate.
Quando vengono qua, anche poliziotti e magistrati, dicono che l'Abruzzo è un paradiso.
Alla prima conferenza stampa, per "gonfiare" un'inchiesta, invece con tono grave stabiliscono che non è più un'isola felice. Poi quando se ne vanno si dichiarano felici per aver lasciato un posto tutto sommato tranquillo e sicuro.

Saluto i BT ex-Albacom che ogni tanto s'affacciano su questo blog.
Non ve la prendete. Io dico quello che sembra a me.
Tanto alla fine non cambia niente.
E va bene così.
Finchè c'è crimine e insoddisfazione, c'è business un pò per tutti.

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