venerdì 14 aprile 2017

Campo nuovo. Giocatori vecchi.

«Non ce n’è motivo, conoscendo la sua serietà e lo scrupolo con cui lavora. Lui e la collega Celeste Carrano sono ottimi investigatori. Se un errore dovesse effettivamente esserci stato non si traduce in una omessa vigilanza del pm che poteva anche non sapere. Comunque la palla è passata a Roma»

Detto questo, l’errore è stato commesso, ed è un errore molto grave, non solo per aver attribuito la frase alla persona sbagliata, ma anche per essersi lasciato andare a un commento Repubblica

Uno degli episodi che più mi stupì ai tempi del processo al dottor Pisani, fu l'insistenza del pubblico ministero nel chiedere a una serie di testimoni, tra magistrati e poliziotti, se fosse stato identificato un sodale di Lo Russo e come mai non era stato messo sotto intercettazione.
Tutti rimanevano in silenzio. Alcuni nemmeno si ricordavano di tale Massimino.
Quando venne il momento del dottor Pisani, carte alla mano, saltò fuori una richiesta di intercettazione fatta all'ufficio del pubblico ministero alla quale però nessuno aveva mai risposto.
Il pubblico ministero era il dottor Sergio Amato. Lo stesso che insisteva sulla questione nell'aula di tribunale dove si celebrava il processo Potenza ed altri.
Svarioni del genere, ma anche di peggiori, possono capitare.

L'errore commesso dal capitano Scafarto pare anche essere abbastanza in linea con il profilo che esce fuori dagli stralci di testimonianza al processo Concordia. Uno di quegli investigatori ai quali piace fare valutazioni proprie, al di là delle prove che si ritrova in mano,  pur non conoscendo i meccanismi che regolano il contesto in cui la vicenda si è sviluppata. Si tratta di un limite grave per un investigatore. Che poi tutti lo ritengano bravo, anche quella è una valutazione molto soggettiva.

Rimane da stabilire adesso se vi sia stato dolo o meno.
E se vi è stato, come e perchè sia stato commesso.
Quindi sono da individuare eventuali complici o mandanti.
Una inchiesta non è un solitario.
C'è una squadra investigativa coordinata da una procura.
Tante cose possono sfuggire. E' raro che i pubblici ministeri ascoltino tutti i brogliacci.
Però devono fare il punto della situazione volta per volta e alla fine tirare le somme assieme al procuratore.
Insomma i protagonisti di questa vicenda sono tanti.
Al dottor Pignatone l'arduo compito di stabilire ruoli e responsabilità.

Altro punto a margine della vicenda giudiziaria è perchè e chi sta cercando di mettere in mezzo il colonnello De Caprio. Di nemici ne ha tanti.
Qualcuno di quelli vecchi o magari se n'è guadagnato qualcun altro all'Aise ?

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