domenica 12 marzo 2017

Tutti contro Giggetto

Il giorno dopo l'intervista a piazza pulita, la destra napoletana amica di Romeo, che già aveva messo in moto la macchina mediatica contro Woodcock, gli ha scatenato addosso la solita melma . Si è parlato tanto in questi giorni di fughe di notizie, ma ci si dovrebbe preoccupare della stampa del profondo Sud. Il daily mail a confronto può essere considerato giornalismo.
Nel frattempo è arrivata la decisione finale sulla manifestazione di Salvini.
A dimostrazione di quanto conti un prefetto ai giorni nostri, la povera Pagano si è vista scavalcata.  Si potrebbe pensare ad una mossa tesa a non fare diventare un martire il furbo Salvini.
Così funzionava ai tempi del ministro Alfano.
Il disastro però, ha messo in evidenza le vere ragioni del ministro Minniti che dopo un'iniziale bagno di fiducia, si è rivelato per quello che è. Sulla via della santificazione tra selfie con i tabaccai e bilaterali con paesoni come la Danimarca.
Addossare la colpa a De Magistris. Questa era la strategia.
Il sindaco di Napoli è un pericolo per il PD perchè piace sia ai fuoriusciti che agli interni ribelli con i piedi in due scarpe.
Si sapeva che la manifestazione avrebbe creato forti disagi. Gli infiltrati si conoscono. Ma è stato lo stesso film di Catania. Allora c'era bisogno di impressionare il presidente del consiglio. Oggi è necessario togliergli di torno gli avversari scomodi.

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