lunedì 27 marzo 2017

No one knows what it's like to be the bad man

Aveva finalmente sistemato il cantante puzzone.
Ogni volta che se la prendeva pubblicamente con Matteo, il suo pupillo perdeva consensi.
E questa volta non poteva permetterselo. Doveva vincere le primarie con cifre bulgare.
A Blengini le esche amorose non piacevano. Le trovava al di sotto del livello del lavoro dell'agente segreto. Però erano efficaci. La direttrice d'orchestra avrebbe tenuto impegnato il puzzone per il tempo necessario. L'aveva scelta con cura.
Nella biografia c'era scritto che aveva pensato di fare quel mestiere sin da quando era bambina. Una specie di folgorazione. Sarebbero stati felici insieme. Due matti e una capanna.
Blengini sospirò al pensiero della nottata da passare in ufficio.
Doveva sistemare la questione dei buoni acquisto gioielli per le 49999 fidanzate dell'esca dei black bloc. I giornali avevano scritto che era tutto merito del ministro se non c'erano stati tafferugli. E in un certo senso era vero. Da sottosegretario li aveva sempre spronati ad usare i vecchi metodi. L'idea comunque era stata sua. Le ragazze avevano adescato via watssapp tutti i black bloc della lista segreta che aveva nel suo computerino. I facinorosi non erano usciti nemmeno di casa.
E il suo vecchio amico Frank si era preso il merito dell'operazione.
Una volta le ragazze si accontentavano di buoni pasto o biglietti per il cinema.
L'era delle olgettine aveva cambiato il mercato.
Blengini sospirò. Ormai si era abituato a fare quello ed altro.

Carattere ruvido. Cuore di ghiaccio.
In una sola parola : Genio.

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