lunedì 20 marzo 2017

Al Qahtani al Muhajir

Una corsa disperata nella notte per frenare l'aggressione perpetrata da Hayat Tahrir ai danni di Ahrar. Una faida che avrebbe potuto compromettere il buon andamento dei combattimenti. Questo è Sheikh Abu Mariya Qahtani. Uomo d'azione ma anche di grande intuito. Di lui si sa poco perchè tutti i dati biografici a disposizione sono stati fatti circolare dai suoi nemici. E decisamente ne ha tanti.  Da al Baghdadi fino ad Assafir. Descritto in generale come personalità controversa, Abu Mariya era parte del nucleo dei magnifici otto che posero le basi di ISI in Siria. Allo stesso modo di Sheikh Al Joulani, riesce a decifrare gli eventi in prospettiva ma è più pragmatico. Fu lui a spingere per la separazione da ISIL perchè riteneva inutile la mediazione con un organismo che mirava solo alla violenza e non alla liberazione di un popolo. E fu sempre lui ad opporsi sin dall'inizio alla separazione da Al Qaeda poichè ne vedeva gli aspetti nefasti che in effetti si verificarono. Senza l'appoggio diretto di Al Zawahiri, Jabhat Fath stava andando miseramente in frantumi. Dopo un inizio incerto, pare anche essere un pò umorale, si è gettato a capofitto nel nuovo progetto. Adesso è tra quelli che più si sta spendendo per l'integrazione perchè ha compreso l'importanza dell'allineamento con Ahrar al Sham e Free Syrian Army.
L'incognita è il raggiungimento di un accordo politico in vista della vittoria finale qualora non si riuscisse ad inglobarli ufficialmente. Ciò potrebbe fare pendere di nuovo l'ago della bilancia in direzione Al Qaeda.

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