domenica 5 febbraio 2017

Influenza&Bugie

The presence of terrorist leaders at the headquarters, along with several other AQAP personalities, is consistent with pre-strike assesments that the compound was used as a staging location, propaganda center, and logistics hub for AQAP’s terrorist network.

One of the videos demonstrates the process for making Triacetone Triperoxide, an explosive used in numerous terrorist attacks, including the attempted “shoebomber” attack in 2001 and the attacks across the London transportation system in 2005.AQAP has a long history of plotting, inspiring, and exporting terror to America and the West.

The “underwear bomber,” Boston Marathon attack, and the attack on the Charlie Hebdo offices in Paris are all the responsibility of AQAP. Centcom 3Feb2017

.... We urge the honest journalists, activists, rights defenders and the free people all over the world to distribute the images that prove the crime of the Americans in this latest battle. We urge them to expose these atrocities, because exposing these crimes to the public opinion contributes to repulsing the aggressor instead of letting them do it in the dark.
We say to the protector of the Cross America that by committing these crimes, you are only increasing the anger of the Muslim peoples against you. With these actions, you are only increasing the persistence of the Mujahideen to fght you and to harm you. War is what you see, not what you hear. Our last prayer is that all praise is due to Allah, the Lord of the Worlds.  Al Qaeda in the Arabian Peninsula

Curioso come il Centcom abbia adottato un linguaggio che richiama l'orientamento giurisprudenziale italiano. Molti si sono chiesti come faccia Aqap ad essere ritenuto responsabile di attentati che sono stati "semplicemente" ispirati. In effetti il decreto in se, e l'interpretazione in varie sentenze finora emesse, oltre a dare ad Internet un ruolo che forse va ben oltre la realtà, è di stampo militare.

Diceva il generale Manenti, che la propaganda di Daesh va contrastata con campagne d'influenza mirate. Ricorderà anche lui credo, il giro delle università che Bush padre fece all'indomani della guerra del Golfo assieme alla ragazzina kuwaitiana, raccontando la storia dei soldati di Saddam che trafugavano neonati dalle incubatrici . Anni dopo abbiamo saputo che si trattava di un falso. Oggi le bugie si scoprono nel giro di pochi minuti grazie alle consultazioni sui social. Di sicuro Saddam ha commesso atrocità così come  Daesh. Ma se venissimo a scoprire che la Yazida che gira per il mondo incontrando politici e raccontando le offese subite, mente come faceva Nayrah all'epoca, i governi e gli apparati militari subirebbero un forte contraccolpo in merito alla credibilità di cui hanno bisogno per reggere i destini dei loro stati. Una contro narrazione per risultare efficace deve rispecchiare la realtà .

La gestione mediatica, e con tutta probabilità anche quella operativa, dei raid in Yemen, è stata fallimentare. Nell'immediato, e cioè quando il tam tam in rete sulla morte della figlia di al Awalaki era a pieno ritmo, non sono stati rilasciati commenti. E' stata messa in giro la foto del soldato morto negli scontri. Il giorno successivo Sean Spicer nel corso del briefing giornaliero si è limitato a dire che c'era un'enorme mole di intelligence a supporto dell'operazione. Nel frattempo è stata resa nota, senza declassificarla, la relazione dell'ispettore generale che "scagionava" il Centcom accusato dagli analisti di aver falsificato parte del materiale informativo su Isil. E alla stampa ha parlato in forma anonima proprio qualche militare del Centcom che ha rivelato che in effetti non c'era molta intelligence per portare a termine la missione di al Baydaa. Ragion per cui, quando c'era Obama era stata accantonata. Mentre il clamore aumentava anche sui media americani, il generale Votel, memore del disastro del matrimonio yemenita di cui lui e presumibilmente un cortocircuito della Cia si erano resi protagonisti, ha fatto emettere un comunicato corredato da video che sarebbero stati ritrovati nei computer dei qaedisti uccisi, precisando inoltre che questi attendevano armati i navy seal. Come se in Yemen fosse strano, soprattutto in tempo di guerra, che la gente dorma con le armi sotto al cuscino. Epic fail mediatico.
I video risalivano a circa dieci anni fa e possono essere trovati nello smartphone di qualsiasi ragazzino non solo con simpatie qaediste, ma che nutra un pò di sano antiamericanismo classico delle atmosfere medio-orientali. A quel punto i video sono stati ritirati dal sito del Centcom ormai fatto bersaglio di ironia un pò da tutti i fronti. Rimane il dubbio che l'operazione rimasta in bilico dalla precedente amministrazione, sia stata forzatamente eseguita per dare retta alle velleità rambesche di Trump. Da parte sua Aqap, stranamente silente per tutta la settimana, ha piazzato la zampata con un comunicato che come al solito mette in evidenza l'ipocrisia del coinvolgimento americano nei vari teatri di guerra e i risultati fallimentari che sono sotto gli occhi di tutti.
Con buona pace del direttore dell'Aise e delle tanto amate campagne di influenza dei tempi dell'accademia di Modena.

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