mercoledì 18 gennaio 2017

Se la vittima riabilita il carnefice

Etichettarli come “temibili hacker”, però, mi sembra eccessivamente adulatorio.

L’ex Governatore in questi anni ha continuato ad utilizzare la vecchia mail al posto di quella “@ecb.europa.it” assegnatagli con il nuovo incarico (senza che nessuno procedesse alla normale disattivazione)? Oppure gli Occhionero hanno sparato a vuoto, non sapendo (forse a loro era sfuggito) che Draghi non lavorava più a Palazzo Koch a via Nazionale?

In termini pratici, poi, viene da domandarsi quali messaggi – da quella data – possa aver spedito Papa e chi possa essersi sognato di mandare qualcosa sulla casella di posta di una persona in evidenti guai giudiziari.

A questo punto vale la pena domandarsi chi mai ci potesse essere dietro alle sotterranee manovre degli Occhionero Brothers. Ma soprattutto, ditemi la verità e forse parlo per bieca invidia, ma c’era qualcuno disposto a pagarli?
Umberto Rapetto

Fa sorridere che il colonnello Rapetto spezzi una specie di lancia virtuale a favore di Di Legami e della polizia postale contro le sciocchezze scritte in questi giorni. Proprio lui che era capo del Gat defenestrato per volontà politica dalla polizia delle comunicazioni. Gat che per la cronaca è vivo e vegeto.
La stampa continua a battere la strada dell'onta subita dalla polizia scavalcata dalla Mentat.
Si tratta comunque di una vicenda destinata a spegnersi perchè non si presta più di tanto ad essere strumentalizzata e la cacciata di Di Legami (o avvicendamento) ha spaventato un pò tutti.
Rapetto, che è one man show, avrebbe forse reagito in maniera plateale.
E anche il prefetto Pansa, che di questioni telematiche non ne capisce granchè ma ha dalla sua esperienza e sagacia, probabilmente avrebbe gestito la faccenda in maniera diversa. Uomo cocciuto ma che sa ascoltare e valutare.

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