E' da notare come il comunicato sia diretto a Russia e Siria, che sono gli artefici dell'incontro di Astana, e anche la sottolineatura sulla dignità dei sunniti di Sham. Il ragionamento sull'unità dei sunniti e sul fatto che questa non è tanto una guerra contro il dittatore di turno, ma una battaglia per la sopravvivenza dei sunniti in Siria, e di conseguenza anche in medio-oriente, era stato fatto da Abu Muhammad al Julani nel corso dell'ultima intervista rilasciata ad al Jazeera. Alcuni giorni fa Husam al Shafi, portavoce ufficiale di Jabhat, aveva dichiarato alla testata online del Qatar, che la soluzione politica per JF è quella di combattere contro il dittatore siriano per poi dare una vita dignitosa ai musulmani di Siria ma anche a tutta la popolazione siriana. Aveva altresì condannato l'occupazione militare russa sottolineando che da questa non può nascere uno stato libero e democratico. Da un pò di settimane inoltre, in varie parti di Idlib la gente è scesa a manifestare contro gli americani colpevoli di prendere di mira esclusivamente Nusra. In alcuni casi anche i combattenti si sono uniti in maniera pacifica quando in passato erano soliti scendere tra la


Nessun commento:
Posta un commento