martedì 27 dicembre 2016

Nome in codice Riservatezza

Doveva mandare al macero i 9999 biglietti da visita da caporeparto.
Sapeva che il passaggio sarebbe stato veloce ma un agente segreto deve essere previdente.Così ne aveva fatta stampare una quota minima.
Adesso doveva dedicarsi ai biglietti da vicedirettore magari usando l'accortezza che a tempo debito la parola vice sarebbe scomparsa. Doveva di nuovo rimettersi a giocherellare con la fenolftaleina.

Sorrise ripensando alla notte di Natale.
I cugini lo avevano wazzappato per sapere se dai suoi confidenti risultava una jihadista chiamata mondanità. Dice che aveva preso in ostaggio il Natale. Erano già pronti con i borsoni pieni di denaro. Blengini all'epoca della riorganizzazione aveva suggerito di smantellare il Sismi.
Non lo avevano ascoltato e i risultati si vedevano.

Era tempo di sistemare un pò di gente.
Quella blogger malefica che aveva insinuato che la cattura di Fezzani era solo propaganda politica. E quel nordico che non lo voleva vicedirettore. Forse perchè lui non rivelava segreti ai politici.
La sua cifra era la riservatezza.
Una volta avevano invitato Matteo per una cena in famiglia.
Il giovane premier gli aveva chiesto notizie in anticipo sul menu.
Blengini si era rifiutato.

La riservatezza è tutto per un agente segreto.
Il mistero. Il segreto.
La riservatezza è una coltre che protegge dai rapporti umani indesiderati.
Blengini non amava esporsi.
Sentimenti, affetti, debolezze. Persone nuove.
Una complicazione non necessaria per un agente segreto.
Era molto più semplice vivere al buio. Nel mistero.

Chissà se i cugini avevano trovato mondanità.
Lui aveva risposto che gli sembrava di aver letto qualche informativa in proposito.
Carattere ruvido. Cuore di ghiaccio.
In una sola parola : Genio.

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