lunedì 26 dicembre 2016

L'ultima nota del folletto triste

George Michael sapeva dare voce alla solitudine.
Ognuno di noi ha un metodo per esorcizzare il demone della tristezza.
Lui lo faceva attraverso le note e le parole.
Alla fine verrà ricordato come uno dei tanti menestrelli del pop anni ottanta, ma era essenzialmente un autore.
Non aveva bisogno di trucco e travestimenti, anche se ne faceva largo uso.
Vederlo sformato nel fisico e spesso in riabilitazione, come accadeva negli ultimi anni, era il segnale che aveva perso la capacità di tenere lontano il dolore attraverso la musica.
La sua ancora di salvezza lo aveva abbandonato.

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