domenica 18 dicembre 2016

Killing you softly

Il problema, quando si va a caccia di informazioni da sconosciuti, non è tanto aprire un canale di comunicazione che passa anche attraverso discussioni frivole, come sosteneva l'agente Aise nello speciale del tgcom. Ma trovare il punto debole a cui attaccarsi con dolcezza.Senza essere respinti. Il punto debole, che ognuno di noi possiede in virtù del proprio vissuto, è la porta d'ingresso verso l'essere umano e i suoi segreti.
E' facile che nella fase di avvicinamento il target, anche inconsciamente, si accorga delle nostre intenzioni e inizi a erigere barriere. A quel punto non ci sono più speranze. L'errore che commise Antonio Ingroia mentre interrogava in carcere Bernardo Provenzano, che a suo dire stava per rivelargli qualcosa d'importante, fu di non rispondere alla domanda del boss che gli chiedeva se avesse figli. Probabilmente il magistrato si spaventò e glissò. Fu allora che Provenzano capì che non si poteva fidare perchè Ingroia gli aveva chiuso una porta. In rete le cose sono relativamente più facili, se si è capaci di usare modi e tempi giusti .
Con i foreign fighters la questione è complessa perchè non possono rivelare più di tanto ma soprattutto perchè la loro esistenza si snoda su vari livelli. E' difficile trovare il punto d'attacco giusto.

Abu Saeed unisce lo spirito critico europeo alla disperazione derivante da secoli di oppressione subiti dai popoli del medio-oriente. Quando ha tempo è anche piacevole confrontarsi con lui.
Ennesima delusione da parte di Jabhat Fath o finalmente questa volta il principe del fronte avrà trovato un modo per unire i sunniti di Siria ? Abu Mohammed al Julani non ha il petrolio di re Faisal però gli somiglia in quanto a determinazione.

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