lunedì 12 dicembre 2016

Grande cacca. Niente capo.

La vecchia barzelletta del capo indiano che manda in missione un suo emissario alla ricerca del farmaco miracoloso per rimettere in moto le viscere, e quando finalmente lo trova ci rimette le penne, è la parabola che descrive bene il passaggio dal governo Renzi a quello attuale.
Un esecutivo leggermente rimaneggiato che ricalca nella sostanza quello precedente e vede il giovane toscano fuori dai giochi ma in cabina di regia.

E' rimasta salda la volontà dell'ex presidente del consiglio di non voler fare mancare un trono alla sua bella. Quindi il governo è stato costruito attorno all'esigenza di dare il posto di sottosegretario alla presidenza del consiglio alla signora Boschi. Cosa che francamente è fuori dall'umana comprensione. Ragazza carina e molto determinata, ma pesce fuor d'acqua in politica. Pare esserci un rapporto decisamente molto viscerale tra i due.
Luca Lotti ha fatto la stessa fine del marchino. E non solo per calcolo politico.
La sua esclusione dalla delega ai servizi conferma quello che è stato il gioco dei servizi segreti sin dal primo giorno del governo Renzi. Lo hanno accolto con l'autista del direttore dell'Aisi in regalo e strada facendo se lo sono coccolato assieme ai membri del Copasir, ottenendo di tutto di più e riuscendo a tenere lontani personaggi scomodi. Di Carrai si disse che era troppo amico degli israeliani. Di Lotti non s'è scritto nulla, ma evidentemente loro per primi non lo gradiscono. Troppo sveglio probabilmente. E così il luchino si è consolato con lo sport. Che è sempre uno stipendio a fine mese vista l'inutilità del jobs act.
Tra le poche note positive c'è l'ingresso ufficiale nel governo di Marco Minniti. Uomo capace e di esperienza, ha dalla sua l'appartenenza al partito di maggioranza. In teoria dovrebbe risparmiarci almeno i patetici tweet e le sceneggiate in televisione dal momento che non ha bisogno di tenersi aggrappato alla poltrona. Da lui si vorrebbe un pò di umanità e il ritorno ad una sicurezza vera. Tanto per iniziare, potrebbe prendere atto del fatto che se non riusciamo a restituire fuori dalla bara una ragazzina cinese ai propri genitori, forse ci sono altre priorità rispetto al battito delle ciglia. E visto che secondo Amnesty la stagione delle torture non è finita, potrebbe aprire una commissione d'inchiesta o chiedere al capo della polizia, sempre che si sia ripreso dallo shock, di fare una verifica interna. Non ha senso farsi belli per i migranti salvati se poi li si tratta come ci è stato raccontato.

Se dura, questo governo non avrà durata breve. Probabilmente si andrà a fine legislatura. Chiudere la porta a Verdini non pare tanto saggio. Il presidente Gentiloni dovrà barcamenarsi tra i ricatti a giorni alterni di Ala e Forza Italia, e i tentativi di Renzi di dettare legge per rimanere a galla nel partito e sperare di tornare in parlamento dopo le prossime elezioni. Senza dimenticare lega e grillini. Praticamente un inferno.
La vita è un gioco da eroi, cantano dei musicanti toscani.
In questo governo manca proprio un eroe.

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