domenica 27 novembre 2016

Incrocio le dita e mi bevo un caffè

Mentre Putin lavorava al riassetto demografico della Siria, in Italia veniva presentato il calendario della polizia. Il ricavato sarebbe stato devoluto all'Unicef. Due eventi a riprova della concretezza delle parole del presidente del consiglio. Matteo aveva detto che le sanzioni alla Russia sarebbero state controproducenti. E infatti uno stop ai bombardamenti avrebbe tolto un bel pò di lavoro all'Unicef . Decisamente un leader visionario.
Anche Blengini stava pensando al passaporto da donare ad una personalità del mondo dello spettacolo.
Come Seagal e Depardieu incarnavano la Russia di Putin, ci voleva qualcuno in grado di rappresentare l'Italia renziana. Spessore culturale, umiltà, capacità dialettica. Difficile trovarne uno in meno di una settimana. Ma andava bene anche dopo. Lui era fiducioso che con un accordo e qualche modifica alla squadra di governo, Matteo sarebbe rimasto al timone. Happy Days era il sentiero da seguire. Potsie era quasi un gemello del premier. Per rintracciarlo avrebbe chiesto aiuto a Briatore. Ormai era parte della squadra.
La tivvù non gli piaceva ma doveva seguirla per lavoro.
Si era sparsa la voce che Saviano avrebbe vinto lo Strega. Allora se l'era guardato qualche sera prima in uno dei suoi soliti monologhi. Un inno alla gioia per incoraggiare il turismo verso Napoli. E la conferma che era decisamente necessaria una modifica nella squadra di governo.
Buone notizie da Cuba. Il funerale il 4 Dicembre era perfetto.
Tutti i comunisti italiani avrebbero partecipato. Difficile approntare il voto all'estero in così poco tempo.
E in patria non avrebbero potuto votare. Qualche no in meno.
Matteo non sarebbe andato comunque. Che bisogno c'era di fare un viaggio così lungo in un Paese in cui non c'erano elezioni democratiche e quindi nessun candidato da appoggiare ? Meglio così. Si poteva mandare Cantone. Lui stava bene dappertutto.

Blengini si sentiva abbastanza soddisfatto.
Abbastanza è lo status del perfetto agente segreto. Mai sbilanciarsi.
E lui di sicuro era la perfezione fatta persona.
La chioma brizzolata e il fascino reggevano ancora.
Just one week to go. Sospiro profondo.
Per la patria.
E lo status di vicedirettore.

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