mercoledì 26 ottobre 2016

La casa dei sogni

si chiede di sapere: se risulti al Governo, dal momento che i lavori risultano non sono più "segretati" dal 2008, chi abbia deciso l'intervento, per quale finalità e per quale importo, che ruolo vi abbiano svolto, da un lato, i responsabili pro tempore del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna e, dall'altro Pierfrancesco Murino titolare pro tempore della ditta IMAC SpA, tutti rinviati a giudizio dal Tribunale di Perugia nell'ambito della citata inchiesta; se risulti chi abbia fatto la richiesta dei 40 milioni, citata nell'editoriale del "Corriere della Sera" richiamato in premessa, al Comitato interministeriale per le celebrazioni del 150° dell'unità d'Italia, ovvero alla "Struttura di Missione" per le celebrazioni, ovvero al Comitato dei garanti per le celebrazioni dell'anniversario dell'unità nazionale; se si sia proceduto ai lavori con un contratto del tipo "appalto integrato" e se sia anche a ciò dovuto il blocco del cantiere nel corso dei lavori per carenza di fondi rispetto alle somme inizialmente stanziate per l'intervento; quali siano state, altrimenti, le ragioni dell'interruzione degli interventi a suo tempo avviati nonché quali siano le risorse già utilizzate, le risorse ed i tempi ancora necessari per il completamento dei lavori di adeguamento e ristrutturazione oggi in corso, parziali rispetto a quelli inizialmente previsti; se il Comune di Roma, nella persona dell'assessore Dino Gasperini o di altri, abbia fatto o meno richiesta di assegnazione dell'immobile nei termini e secondo le procedure del "federalismo demaniale" o se viceversa, attualmente, l'unico destinatario del progetto siano non meglio precisate "Forze dell'ordine"; se, in ogni caso, il Governo non intenda provvedere affinché allo storico immobile nel cuore di Trastevere, a metà strada tra le sedi del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del Ministero per i beni e le attività culturali (MIBAC), sia assegnata un'adeguata funzione culturale ovvero scientifica, anche al fine di non gravare ulteriormente sul carico urbanistico della zona interessata, congestionando il traffico nel rione.
Cosentino Aprile 2012

Costruzione risistemata dai soliti noti interlocutori di ministero e servizi.

L'aspetto simpatico degli sviluppi di questi giorni, è che la mostra di Van Gogh di passaggio a Trastevere, viene presentata dalla stampa come alternativa positiva alla presenza dei servizi.
Come se le due fossero in netta contrapposizione.
Ma, invece, però.
In effetti i nostri servizi non rappresentano proprio un modello di cultura e apertura mentale.
Però nemmeno sono dei cavernicoli dai quali Van Gogh ci avrebbe salvato . Si spera.

Chissà se Blengini va alla mostra o è contrariato perchè ha dovuto rinunciare ad un ufficio principesco . Approposito.
Ma il Blengini che lavora al comune di Roma è un omonimo ?
No perchè il genetliaco, almeno l'anno di nascita, volendo corrisponde.
Avevo capito che la copertura per chi lavora nei servizi di solito è nelle aziende. Non nei comuni.
O forse, chi ha preparato l'attacco a Renzi, non ha nemmeno idea di chi stiamo parlando e fa indagini su internet un pò come noi investigatori de noantri per poi rifilare robe ai soliti noti.
Comunque prima o poi lo scovo st'uomo.

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