venerdì 16 settembre 2016

Pure

«Oltre il danno anche la beffa, ci è stata proposta una donazione, non un risarcimento. E su quella somma abbiamo pagato pure le tasse allo Stato italiano», puntualizza Daniele Lo Porto, aggiungendo che la famiglia continua a chiedere verità sulla vicenda. «Vogliamo sapere - sottolinea - cosa è successo».meridionews

94807 euro su 1200000 alla fine non è nemmeno tanto.

L'imposta proporzionale di donazione, come recita l'atto pubblicato integralmente da Repubblica, è l'unica spesa a carico dei Lo Porto. Tutte le altre (imposte e oneri notarili) rimangono responsabilità degli Stati Uniti. Quella cifra ufficialmente deve essere pagata dal destinatario della donazione.
Gli Stati Uniti non potevano farsene carico.

Per quanto riguarda la verità, quella bisogna andarsela a cercare, così come fanno periodicamente i cittadini di Yemen e Pakistan. Servono elementi e testimonianze presi dal campo e utili a ricostruire la vicenda. Poi si deve cercare di costruire un caso in corte. In Italia o in America.
Esercizio non facile. Ma visto che adesso c'è almeno la possibilità economica, se veramente si vuole la verità, è l'unica strada percorribile. Irta di ostacoli come ben sanno i genitori di Ilaria Alpi e i parenti di vittime protagoniste di vicende dai contorni poco chiari in quanto gestiti anche da servizi segreti stranieri, ma dovuta alla memoria di Giovanni Lo Porto.

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