giovedì 1 settembre 2016

Le sorprese di Mohammed bin Rashed

Quasi una ventina di anni fa, mentre chitchattavo su un sito arabo, vidi l'annuncio di un evento. Sua altezza Mohammed bin Rashed al Makhtoum avrebbe partecipato ad una sessione in inglese e risposto alle domande di tutti. Domande banali sul privato, ma anche importanti sullo sviluppo economico dell'intera regione. Mohammed bin Rashed rispondeva anche in maniera simpatica, digitando parecchi typo.
Un uomo semplice che raccontò di come iniziò a comporre poesie e dei momenti di pausa nei quali parlava ai cavalli. Lì per lì pensai che fosse la solita trovata propagandistica, inglese stentato incluso, dell'uomo di potere che vuole dare l'impressione di essere vicino alla gente.

E invece no.
Mohammed bin Rashed è un uomo che lavora venti ore al giorno per il suo popolo ma pretende altrettanto.
Un lavoro al governo è un posto strasicuro nel Golfo. Non te lo toglie nessuno. Ti tocca per passaporto. Ma anche quando ci arrivi con la wasta (raccomandazione) te lo devi guadagnare e soprattutto sapertelo tenere. Almeno a Dubai. Quello era il significato della visita di Mohammed bin Rashed.

Il bonus sullo stipendio è per tutti ed è superiore agli ottanta euro. E le facilitazioni per i ragazzi per tutto quanto riguarda internet, teatri, libri e musica, vanno ben oltre i cinquecento euro e un periodo di un anno.
Alla fine però devi dimostrare che quel denaro non era una donazione ma un investimento da parte del governo. Mohammed bin Rashid ha trasformato deserto e cammelli in opportunità.
Ovviamente non è tutto oro quel che luccica. Ma dietro c'è una visione. Strategia.
E anche divertimento.Stasera era all'opera ad ascoltarsi Domingo. E prima ancora con Sheikh Hamdan per inaugurare un parco indoor immenso.
Quei licenziamenti erano veri e giusti. Lavorare per un governo guidato da Mohammed bin Rashed è motivo d'orgoglio oltre che uno stimolo. E' una vergogna sprecare una opportunità del genere.



Foto Dubai Media Office

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