Inoltre giungono notizie di visite da parte di rappresentanti degli Houti alle istituzioni irachene.
Invece di dare retta a storie fatte circolare in rete sul pericolo che correrebbero i soldati italiani messi a protezione della diga di Mosul e degli interessi della Trevi (che poi i pericoli sarebbero parte del loro mestiere), bisognerebbe sincerarsi che gli addestramenti forniti all'esercito iracheno, servano allo scopo concordato. Ammesso che il ministro italiano di riferimento sappia di cosa si sta parlando.
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