domenica 4 settembre 2016

E il ministro scarica sulla polizia

02 Settembre 2016 Il Governo di Accordo Nazionale libico e il Governo italiano, nell’ambito della collaborazione per il contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina, a fronte del recente aumento del flusso dei migranti verso l’Europa, l’Italia in particolare, in data odierna hanno concordato urgenti misure anche per ridurre il rischio di nuove tragedie umanitarie. Al riguardo, è stata valutata una serie di diversificate iniziative da porre in essere attraverso l’istituzione di una Commissione Interministeriale e di una sala Operativa congiunta, volte a controllare e ridurre efficacemente il fenomeno. Governo italiano

Intervista ministro Alfano

Non basta la firma di un accordo tra polizie e a favor di telecamera, a sottrarre il governo alle proprie responsabilità. E non basta nemmeno ad isolare l'Italia rispetto all'Europa.
I fenomeni migratori racchiudono problematiche globali per le quali sono responsabili diversi ministeri e che devono essere affrontate di concerto con l'Europa.
C'è bisogno di sapere dove vanno i milioni concessi dall'unione ai regimi dittatoriali africani e come questi saranno usati, al di là della versione ufficiale fatta di cultura, lavoro e servizi.

Siamo d'accordo sul fatto che i clandestini debbano essere espulsi, ma non si è capito secondo quale procedura.Il meccanismo del pick&chose da parte dei rappresentanti sudanesi, così come è stato raccontato dalla stampa, riporta ai tempi degli schiavi.
E nemmeno è chiaro come siano effettivamente gestiti i rimpatri volontari.
Sicuramente al prefetto Morcone in Niger verranno mostrati quadretti paradisiaci, ma chi garantisce l'esito positivo dell'intera operazione ? Chi controlla la gestione dello Iom ?

In attesa che il ministro illustri queste ed altre problematiche al question time, sarebbe prova di buona volontà che venissero resi pubblici i testi di accordi e memorandum of understanding.
La trasparenza è il primo parametro per essere certi che un governo stia operando in maniera corretta.

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