domenica 7 agosto 2016

Odi et amo

L'ultradecennale attività di propaganda jihadista ha creato una generazione di internauti accomunati dall'odio verso l'occidente. Vincenzo Di Peso DCPP Operazione Screenshot Giugno 2013 

Anas ? Qui noi lo chiamavamo il Talebano. Compagno di scuola di Anas el Abboubi 

Nel corso di uno speciale dedicato al terrorismo l'onorevole Dambruoso lodava il decreto antiterrorismo che permette di arrestare un sospettato direttamente dentro casa.
Nel senso che la norma copre tutte le fasi della radicalizzazione sul web.
Dalla propaganda all'autoaddestramento.

Ora è vero quello che sostiene il dottor Di Peso circa gli effetti della propaganda jihadista in ambiente virtuale. Però innanzitutto su Internet bisogna sapersi orientare e scegliere in modo da fare valutazioni corrette. Delle opere di Abdullah Azzam o Sayyd Qutub possono essere date varie interpretazioni.
Inoltre l'odio è un sentimento che non nasce e matura esclusivamente nel mezzo virtuale.
Internet non crea . Semplicemente trasforma e amplifica.
E l'odio, come l'amore, spesso non è univoco. It takes two to tango.

Bloccare il pericolo anche quando questo è presunto, e quindi senza che l'indiziato nemmeno esca di casa, è la mossa che fino ad ora ci ha salvato.
Ma perchè lasciare impuniti i ragazzi che hanno contribuito a generare l'odio e i genitori che li hanno allevati in quella maniera ? E perchè non dare ai giovani, al di là delle campagne di sensibilizzazione, i mezzi per imparare ad usare il cervello anche quando navigano in Internet ?
Oltre ovviamente a portare rispetto verso tutti.

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