martedì 23 agosto 2016

And when the daylight comes I'll have to go

“Questa operazione - dice Roberto Di Legami, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni - rappresenta il frutto della perfetta intesa che la Polizia Postale italiana vanta con le altre polizie ed Europol in tutti i campi afferenti il cybercrime, ivi compreso l’odioso fenomeno dell’abuso dei minori in rete. La risposta delle forze dell’ordine è sempre più globale – continua Di Legami – traendo vantaggio dal coordinamento internazionale che vede Europol in prima linea in grado di coalizzare gli sforzi investigativi per smantellare qualsiasi forma di divulgazione di materiale pedopornografico e puntare, successivamente, all’individuazione dei soggetti abusanti e all’identificazione delle piccole vittime. La messa a fattor comune delle tecniche investigative più avanzate sta, infatti, consentendo di ottenere successi notevoli anche nei confronti di quei gruppi ristretti e segreti, di quelle consorterie direttamente responsabili della produzione di materiale pedopornografico raro, ritenuto “pregiato” da quel tipo di utenti.” “L’operazione DAYLIGHT - conclude Di Legami - prova ancora una volta che siamo sulla strada giusta”. affaritaliani

Nemmeno il sito della polizia di stato e quello del ministero, che sono ormai i giornali digitali delle specialità, hanno pubblicato la notizia. Ancora in vacanza.
Ora io non dico un mazzo di fiori, ma almeno un totem dei baci perugina mr. poi mi taccio me lo potrebbe mandare.

In buona sintesi, secondo quanto spiegato dagli olandesi, Europol ha raccolto una mole di informazioni fornita dalla Svizzera e l'ha distribuita alle altre polizie. Lo stesso lavoro, a livello di intelligence, che dovrebbe fare il marchino la cui nomina pare essere stata congelata dopo la letterina message in a bottle di Bisignani.
Ma per la pedopornografia c'è veramente bisogno di quel Santiago Bernabeu così tanto trascurato da farci giocare squadrette minori per usare le parole del poliziotto ciclista dell'antiterrorismo, che risponde al nome di Europol ?

Sono passati un pò di giorni dal gesto di eroico di Twitter di azzerare, dicono loro, duecentomila e più profili.
Bisogna dire forte e chiaro che, nonostante sia anche stata rigettata l'istanza presentata in America dalla moglie del contractor ucciso in Giordania da un attentatore suicida all'interno di un campo di addestramento, Twitter è stato, e continua ad essere, un alleato prezioso per la propaganda di Daesh.
Le hands in blood di Anjem Choudary sono da condividere con Twitter, Paltalk e Telegram.
Chi è andato a morire in Siria o ha dato la morte, lo ha fatto perchè era permeabile a quel tipo di messaggio.
Responsabilità in parte sua, ma anche di chi non ha impedito che quel messaggio gli arrivasse.
Si abbia almeno la decenza di non lodare i giganti IT più di tanto.
Per loro, e per i governi con cui collaborano, è una semplice questione di business.

La perfetta intesa pare la pubblicità di un deodorante. Troppo forte st'uomo.
Secondo me dovremmo affidargli il colonnello De Caprio per aiutarlo a recuperare serenità e buonumore.

Nessun commento:

Posta un commento