mercoledì 20 luglio 2016

Scomodo

Che non considero, né mai ho considerato, Oussama Khachia un terrorista. Era un uomo scomodo, questo sì, perchè non scendeva a compromessi e non aveva paura di dire ciò che pensava, anche quando le sue idee lo portavano a subire attacchi pesanti da parte dei media. Ma non era un pazzo fanatico, né tantomeno un terrorista: esprimeva con educazione ed equilibrio i suoi pensieri, che potevano anche non essere condivisibili, e portava avanti ciò in cui credeva con coerenza e senza timore di critiche. Aveva un altissimo senso della giustizia e proprio questo lo ha portato, dopo l’espulsione (non per terrorismo, attenzione, ma per mero sospetto che in futuro potesse essere avvicinato da qualche brutto soggetto. Ne approfitto per ringraziare la ridicola legge Alfano che prevede la possibilità di espellere persone per bene leggendo il futuro tramite consultazione della sfera magica), a scegliere di sacrificare la sua vita per il popolo siriano. I terroristi sono altri, sono coloro che mettono le bombe negli aeroporti e nelle metropolitane.
Silvia Layla Olivetti Intervista noidonne.org

Se un musulmano fa valutazioni di tipo storico o sociologico, allora sta giustificando i terroristi.
Questo è uno dei segni dell'arretratezza culturale del nostro Paese.
E del razzismo imperante.

Silvia è una donna molto intelligente.
Come me, ama provocare ed essere provocata . Infatti ogni tanto si litiga su Feisbuc. Poi si fa pace.
Credo che in lei spesso prevalga l'ideologia politica che la porta a fare considerazioni di un certo tipo e che poi le fanno guadagnare aggressioni verbali anche molto violente, come ad esempio quella per cui la guerra contro Assad, anche quella combattuta dai foreign fighters, sarebbe da equiparare alla lotta partigiana. In linea di principio magari, e all'inizio.
Adesso in Iraq e Siria ci sono talmente tanti protagonisti e giochi sporchi che un paragone del genere a me pare un pò sopra le righe.
E posso anche concedere che ragazzi come Del Nevo non debbano essere considerati terroristi.
Giuliano era andato per davvero a combattere per la gente di Siria. Ma Oussama, almeno nei suoi interventi pubblici, condivideva e difendeva Daesh . L'ideologia, ammesso che ce ne sia una, che tiene in piedi questo mostro. Un concetto che è fuori da ogni logica. Soprattutto dal punto di vista di noi musulmani.
Ho sempre manifestato apertamente la mia contrarietà alle espulsioni più che altro sotto il profilo della sicurezza. Sono un boomerang .
Io contesto piuttosto la mancanza di trasparenza da parte del ministro che va a colpire lo stato di diritto. Ci si dice che si tratta di persone potenzialmente pericolose per la sicurezza nazionale senza fornire troppi dettagli. Se lo sono, questo accade perchè manca una strategia seria in materia di politiche sociali ed integrazione. Le espulsioni costituiscono uno strumento utile per gli investigatori che hanno bisogno di togliersi di torno un pò di gente che è un semplice peso da tenere d'occhio e un mezzo per il ministro per continuare a tergiversare sul rapporto con i musulmani in Italia. Rapporto che per lui si limita alle riunioni con gli imam soliti noti e alla istituzione di commissioni di studio.
Mentre Obama nel corso della riunione Nato, ha difeso a gran voce neri e musulmani dalla minoranza che si rende protagonista di azioni riprovevoli e dall'aggressione mediatica che ne consegue, il presidente del consiglio durante la riunione con i capi gruppo non ha avuto nemmeno una parola di rimprovero per le campagne stampa messe in piedi dalla destra. E allora di che parliamo?

Confesso che non ho letto ancora il libro. Bloggando prevalentemente di certe questioni e scenari, cerco alla fine di rilassarmi con altro. Di solito non consiglio a scatola chiusa ma sono sicura che Silvia abbia fatto un buon lavoro. Qualcosa che dia da pensare. Che in Italia è diventata attività rara.

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