martedì 19 luglio 2016

Intruppato

Mente probabilmente anche qualche pentito «attendibile», ma la verità è che questi processi sono la fiera delle bugie e dei non ricordo. A cominciare dal depistaggio della fasulla gola profonda individuata dal discusso Gruppo Falcone-Borsellino, un balordo con le mani in piccoli traffici di borgata, Vincenzo Scarantino. Presentato al mondo intero da quella spericolata task force investigativa come il depositario della verità. Frutto con tutta probabilità di un canovaccio scritto come una fiction televisiva dall’anima nera del Gruppo, l’allora capo della Mobile di Palermo Arnaldo La Barbera (sotto nella foto LaPresse), poi diventato questore, intruppato nei servizi segreti e osannato anche dopo morto con celebrazioni ufficiali da capi della polizia, ministri e alti funzionari in parte tutt’ora operativi.
corriere

Di La Barbera ai servizi scrissi a proposito delle dichiarazioni del pentito Di Carlo.
Che basta il nome per dare un'idea della credibilità.

Però il fatto è questo.

In Italia ogni occasione è buona per sfruttarla a proprio piacimento.
Approfittarsi poi, del fatto che il prefetto La Barbera è morto e non può difendersi, non mi pare atteggiamento corretto. E comunque non risulta che sia stato mai condannato o che sia stata trovata almeno mezza prova del fatto che fosse un delinquente come alcuni sostengono.
La dottoressa Boccassini disse nel corso di una sua testimonianza in tribunale, che lei che coordinava le indagini non si accorse mai di nessun comportamento poco ortodosso.

Bisogna rassegnarsi.
Arnaldo La Barbera è stato un grande poliziotto.
Poco simpatico magari e dai metodi poco ortodossi. Però un grande.
Per il momento si può e si deve continuare ad osannarlo e a ricordarlo anche con il torneo a lui dedicato. Certa gente si metta l'animo in pace. Specie qualche suo giovane collega siciliano che non può vantare lo stesso curriculum.

E non si dice che era intruppato o al soldo dei servizi segreti.
Ha collaborato per un breve periodo con una struttura che si occupa della sicurezza nazionale del Paese. Anche quella va rispettata, nonostante i nostri servizi vantino diversi periodi bui.
E' bene che uno che scrive su un giornale tenga presente questi concetti.
O magari vada a scrivere per Topolino.



Foto da L'Unità

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