sabato 30 luglio 2016

Cose di Brescia

Obietta il difensore: «Secondo la Procura il reato sarebbe stato commesso in Siria: dove sta la competenza italiana? Nel nostro Stato il mio assistito non ha compiuto azioni terroristiche».ecodibergamo
Sara Pilè non potrà espatriare, nemmeno lasciare il suo comune di residenza, frequentare moschee e navigare in rete. In una memoria difensiva la donna aveva rigettato ogni accusa: "Vesto il niqab come una donna musulmana, ma non sono terrorista. È una semplice scelta religiosa".repubblica

Ma un pm solo hanno a Brescia ?

Se vale il principio che basta mettersi a disposizione della rete per farne parte, a questo punto diranno che essendo Daesh organizzazione globale, chiunque abbia aderito può essere giudicato anche al di fuori del posto dove intendeva agire.

Brescia in materia di terrorismo sta diventando come la Sicilia per la mafia.
Un'isola felice in cui vengono stabiliti principi giuridici nazionali in base alla casistica locale.
E le questioni vengono gestite come meglio pare.

Se la polizia non ha trovato riscontri che provino la volontà di partire, l'impressione è che la ragazza stia dicendo la verità.
Il suo modo di vivere l'Islam è comunque sbagliato.
Anche nei Paesi del Golfo dove il niqab più che un obbligo è una scelta, e le donne non hanno contatti maschili al di fuori della famiglia, la vita non viene vissuta in maniera da essere segregate.
Le donne lavorano, si incontrano tra di loro e si muovono anche al di fuori della propria residenza.
Qui le occasioni non ci sono perchè nessuno crea le condizioni favorevoli. Quindi un marito come quello della Pilè ha gioco facile nell'isolarla.
Ma più che impedirle di frequentare una moschea, bisognerebbe affidarla a dei musulmani che la rieduchino. Sembra quasi che si voglia impedire di praticare il proprio culto.
Anche senza internet o contatti, la sua condizione umana non ne trarrà beneficio.
Uscirà da questa esperienza peggio di prima.

La norma antiterrorismo andrebbe ridiscussa.
Difficile che qualcuno lo faccia in questo clima e con molti che chiedono leggi speciali.
Si spera  che avvocati come Bauccio e Spadaro, che di solito si occupano di casi di musulmani ed immigrati, ne portino qualcuno di fronte alla corte europea per dimostrare come sia in pericolo lo stato di diritto. Non è solo questione islamica, ma italiana.

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