venerdì 29 luglio 2016

Ciao Marta, artista di cuore

C’era questa giornalista mediaset che dopo aver dato la notizia della morte, ha aperto una serie di finestre per tracciare un ricordo assieme a commentatrici del bel mondo, se così possiamo chiamarlo.

Con la Sotis ha avuto vita facile.
Donna effimera che ama deliziare il suo pubblico con l’effimero.
Arrivato il turno della Aspesi, complice anche il timbro gracchiante esaltato dal telefono, è iniziata la tragedia.


La giornalista continuava ad esaltare il ruolo di artista di Marta Marzotto.
Manquenne, creatrice di moda, modella per Guttuso.
La Aspesi ha iniziato ad agitarsi, chiedendo lumi circa il tipo di arte in cui Marta si era cimentata.
La giornalista è tornata a battere il tasto della stilista.
Non l’avesse mai detto. Che razza di arte è, urlava la Aspesi che in fondo non aveva tutti i torti.
La giornalista intimidita ha ripetuto il concetto cercando di spiegare cosa è la moda e quanto fosse brava la signora Marzotto. Un invito a nozze per la Aspesi che ha continuato a gracchiare .

Sarebbe bastato dire che Marta Marzotto ha vissuto il sogno che aveva sognato da ragazza.
Che è rimasta se stessa nonostante la frivolezza, i tacchi, gli amanti e i titoli nobiliari.
Che ha cresciuto una marea di figli e non si è abbattuta dinanzi alla tragedia che l’ha colpita.
Che ha sempre avuto un sorriso e una parola buona per tutti.
In sintesi, che era una donna dal cuore grande e non esitava a donarlo.
Cosa che, in un Paese arso dall’odio e dalla pochezza di sentimenti, è più che un’arte. Una rarità.

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