venerdì 24 giugno 2016

Senza dirci nulla

«Questa volta non c’è stata una vera intrusione. Ci siamo rivolti alle autorità in ottobre perché un tecnico aveva notato movimenti sospetti su siti a noi collegati. Ed effettivamente sono stati rilevati tentativi non riusciti di accedere ai nostri dati». «Lo scrupolo del nostro dipendente ha innescato un’attività molto discreta e molto approfondita, approdata oggi a questa denuncia», spiega la dirigente, che è stata colta di sorpresa dall’annuncio di queste ore: «Gli investigatori del Centro nazionale anticrimine informatico hanno lavorato con discrezione e grande abilità, senza dirci nulla», dice.Corriere

Poverina. Le hanno messo assieme una versione il più vicino possibile alla realtà e lei l'ha ripetuta di sana pianta. D'altra parte da noi non c'è stampa specializzata nel settore tantomeno si fa giornalismo investigativo. E il resto dei media è al servizio del partito di turno.
Tanto vale sorridere dell'intera vicenda.

La storia raccontata dai giornali inizialmente, cioè quella del monitoraggio culminato con l'arresto ad attacco sferrato in prossimità degli esami e dopo vari mesi, è con tutta probabilità vera. Ne è la prova il fatto che la notizia non è comparsa sui siti del ministero e della polizia. E' stata resa nota dalla sola pagina Facebook di commissariato di ps ma a clamore iniziato.
Quindi c'era effettivamente la volontà da parte dei vertici della polizia delle comunicazioni (difficile sapere chi) di non puntare i riflettori sull'operazione in modo da non screditare il governo.
In fondo l'attuale direttore della polizia postale, in maniera molto onesta e schietta, quando si confronta con i referenti istituzionali in sede di audizione, lancia i suoi appelli senza nascondere le problematiche. Il che è confortante.
Poi qualcuno ha evidentemente tentato di specularci sopra accorpando l'evento alla campagna sulla maturità. Anche in questo caso è difficile sapere chi.

La polizia postale è ormai diventata un grande carrozzone attorno al quale ruotano svariati interessi .
Difficile comprendere se ci sia anche una direzione unica.
Certo è che dai tempi di Antonio Apruzzese, che poverino al massimo portava a casa con una tempistica perfetta l'operazione per incoronare il prefetto Pansa a capo della polizia o addirittura emetteva un comunicato stampa in un giorno di festa per annunciare urbi et orbi che stavano lavorando alacremente ai pasticci che le lotte intestine tra grillini avevano generato, la direzione sembra esseresi fatta più aggressiva e spregiudicata.
O è una caratteristica della gestione Di Legami oppure Sgalla ha preso il sopravvento.
Lo scopriremo solo vivendo.

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