martedì 14 giugno 2016

I lupacchiotti di Hillary

Mentre da noi i ballottaggi si giocano su tematiche che vanno dalla messa in sicurezza degli impianti energetici nelle case alla organizzazione degli eventi sportivi, in America non si placano le polemiche sulla strage di Orlando.
Se da un lato Trump insiste nel demonizzare i musulmani, la Clinton propone ricette da casalinga improvvisata. Una delle prime cose che farà, diceva ieri, è quella di dare la caccia ai lupi solitari.
Il giovane di origini afghane in realtà poco aveva di lupo, tantomeno solitario. C’erano tutti i segnali per fare almeno prevedere qualche gesto sconsiderato. Ma in generale è difficile fare un ritratto del lupo solitario.
I profili criminali più calzanti sono quelli dell’assassino seriale e dello studente che decide di dare fuoco alla scuola. Persone cioè, che maturano rancore nel tempo e preparano meticolosamente il loro piano criminale. Solitamente anch’essi sono bene inseriti nel loro ambiente famigliare e in un contesto sociale. Ma come ha dichiarato il dottor Galzerano, chi entra in contatto con un potenziale omicida, non può non fare caso a certi dettagli. L’acquisto di un quantitativo esagerato di reagente chimico o anche certi atteggiamenti sospetti, come le posizioni radicali e l’irascibilità dell’attentatore di Orlando, devono indurre chi vive o si relaziona a queste persone, a farsi delle domande.
Piuttosto che investire capitali nella formazione di una squadra investigativa in grado di scovare i lupi solitari, bisogna mettere gli investigatori nelle condizioni di ritrovarsi elementi significativi sul tavolo e valutarli. Per questo motivo la cultura della sicurezza di cui parlava mesi fa il professor Panebianco, è così importante. Strumentalizzare però certe vicende in chiave elettorale e fare proclami irrealistici, di certo non aiuta.

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