mercoledì 18 maggio 2016

Saimir si alza e se ne va

L'unico modo per assistere ad una seduta del comitato di controllo sulla sicurezza è andare in Albania. Chissà che ha detto.
Rimane la questione degli imsi catcher che non dovrebbero essere tali. Il ministro dell'interno ha parlato di strumentazione, portata dalla polizia italiana, che permetterebbe solo l'individuazione dei numeri di telefono in un'area circoscritta. Per le conoscenze limitate che ho, dovrebbe trattarsi di sting ray che sono gli unici a fornire una modalità base in grado di escludere le funzioni di intercettazione. Ma si può attivare senza problemi anche il resto e perchè e come la nostra polizia fa entrare in un Paese nel quale sono illegali e chiaramente non è stata chiesta alcuna autorizzazione, dei dispositivi simili ? Il ministro dell'interno dice che è tutto a posto e nessuno si preoccupa ? Nessuno si chiede nemmeno per quale motivo dovremmo addestrare una forza di polizia con strumenti che al momento non sono previsti dal loro ordinamento ? Che cosa prevede l'accordo del 2007 e perchè il ministro non ha voluto specificare da quando l'addestramento è svolto con quei dispositivi ? E se ci si accorge che la polizia albanese li usa per spiare diplomatici, giornalisti e politici, che si fa, si gira la testa dall'altra parte ? Tahiri ha comunque detto che il nostro ministero dell'interno risponderà a tutto qualora venisse chiamato dai magistrati.
Last but not least che senso ha far scrivere per una settimana sui giornali che a servizi ed antiterrorismo mancano mezzi e modi per fare indagini se poi il signore della droga scappa sotto al naso anche dei nostri rappresentanti in Albania ?
The end.

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