lunedì 9 maggio 2016

Intelligence con stile

“Non deve essere né terrorizzata né distratta“, ha spiegato, ma al contrario “consapevole e fiduciosa“. In questo senso, un ruolo fondamentale – ha evidenziato Massolo – spetta all’informazione “che non deve porsi come cassa di risonanza della propaganda” e “dare credito alla politica di trasparenza” avviata dall’intelligence. “Vi è un’evidente dissociazione tra la minaccia concreta e la sua percezione“formiche

Si è discusso molto anche in Italia del famigerato live tweet della Cia in occasione dell'anniversario dell'uccisione di Bin Laden.
E' sfuggita invece l'operazione di propaganda messa a punto la scorsa settimana dalla Casa Bianca che ha inviato Brennan allo show domenicale della Nbc per perorare la "causa saudita".
Uno tra i momenti più bassi registrati nella storia della Cia.
Il direttore ha offeso il lavoro della commissione che ha stilato il rapporto sull'undici settembre, definendolo pieno di imprecisioni (ha dimenticato evidentemente che l'intera comunità di intelligence puntò per prima il dito contro i sauditi). Ha elogiato il rapporto con l'Arabia Saudita e ha fatto una serie di affermazioni sull'attuale situazione in Siria in netto contrasto con il Dni e altre agenzie.

Io credo che l'Ambasciatore Massolo, anche se gli fosse stato ordinato dal presidente del consiglio, non si sarebbe abbassato ad un livello simile. E' nella natura della sua statura di diplomatico, ricorrere alla capacità di stabilire modi e tempi delle mosse necessarie da mettere in campo per risanare una situazione. A questo è servita una direzione diversa come la sua. Non solo a far cambiare la percezione che il cittadino ha dell'intelligence, ma anche quella che l'intelligence ha di se stessa.
Percezione che in questo Paese è largamente influenzata da una informazione poco trasparente e faziosa.
La pubblicazione alla quale l'Ambasciatore ha reso ossequioso omaggio fa riferimento ad una fondazione ed ha un sito internet registrato a nome di una società riconducibile ad un membro del Copasir. E' diretta da una giornalista di talento e si avvale di un ottimo staff.
Però non fa eccezione . Il taglio di notizie ed approfondimenti dovrà essere di un certo tenore a seconda delle esigenze. Se proprio vogliamo trovare un difetto all'impronta data dall'Ambasciatore Massolo, è quello di aver forse modificato il rapporto dell'intelligence con la politica senza però tentare di smorzarlo a sufficienza.
E comunque non vi è più traccia di dossieraggi o di articoli usciti direttamente dagli uffici dei servizi. Non su questioni chiave almeno. Che ci vogliano rifilare la nozione che l'Aise è presente in massa in Libia o che il merito delle operazioni antiterrorismo nei Balcani sia tutto dell'Aisi, non è poi un gran danno.

Ma sarà così spietato come lo descrissero i giornali quando venne nominato a capo del Dis ?
Rimane il dubbio.

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