lunedì 9 maggio 2016

In Siria consultando Wikipedia

Interessante intervista a Roka Zavbija, lo sloveno arrestato da carabinieri e polizia slovena nei giorni scorsi, rilasciata ai tempi in cui cadde sotto la lente dell'antiterrorismo dopo il ritorno dalla Siria nel 2013 e prima di essere arrestato nel corso della prima fase dell'operazione Damasco condotta dal Sipa (polizia bosniaca). Indagine che mise in evidenza come i tentacoli di  Bilal Bosnic si espandono pericolosamente e anche molto velocemente al di fuori della Bosnia.
All'epoca Zavbija raccontò del suo viaggio avvenuto al termine di un percorso di conversione religiosa che lo aveva portato ad abbracciare la religione islamica e ad apprezzarne gli aspetti socio-economico e politico-militare oltre a quello di natura prettamente spirituale. Il suo impegno contro Assad era a difesa dei più deboli. Alla contestazione delle accuse mosse sabato dal procuratore sloveno, che valgono fino a quindici anni di carcere, avrebbe negato il coinvolgimento in atti di terrorismo e ribadito di essere andato in Siria solo per scopi umanitari e in qualità di infermiere.

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