venerdì 29 aprile 2016

Scacco al Dis (Pansa pensa stasera)

 Ore 21.30 Servizio informazioni di casa De Cesare

Mamma Hanno fatto Toschi, quello che piaceva a Renzi !!!
Me Che lo conosci ?
Mamma Volevo vedere la foto ma al telegiornale hanno fatto vedere solo il generale dei carabinieri. E' di Chieti. Mi ricordo il padre e le zie. Chissà se gli somiglia.
Me è qua sul sito della guardia di finanza.
Mamma Ahh si, ha il naso lungo come il padre e le sorelle. La mamma era una Caccavale. Io conoscevo la sorella Anna. Abitavano in affitto vicino alle scuole Nolli. Poi si sono comprati la casa più su. Ma il padre non era di Chieti. Erano un sacco di fratelli e sorelle. Una sorella era maestra come me e il fratello lavorava alla provincia. Un altro si era sposato con la cugina della moglie del sindaco. Almeno così si diceva. 
Me eh

Alessandro Pansa non è un fine pensatore. E' uno concreto. Un grande stratega e un uomo tenace.
Pensava a diventare capo della polizia prima che il prefetto Manganelli si ammalasse.
Salì sul gradino più alto dopo un paio di operazioni della polizia postale. Oggi trasloca ai piani alti grazie anche all'antiterrorismo. E' uno sbirro di tendenza.
Ha vinto l'ennesima partita a scacchi approfittando delle debolezze dell'avversario.

Matteo Renzi ha bisogno di un nemico per sentirsi vivo. Nell'intelligence italiana lo ha trovato subito.
Quei continui abboccamenti tra i servizi e Minniti, tra i servizi e la destra del Copasir, non gli sono piaciuti.
Ogni volta a fare le bizze per avere di più, ma sempre chiedendo aiuto al suo nemico. I grillini e la lega. E allora adesso come non mai era necessario spezzargli le ali.
Serviva un tipo sveglio a lui fedele e lo ha trovato in quel capo della polizia che nel tempo ne ha conquistato la fiducia. Sempre presente, lui e i suoi protetti, tra il Viminale e Palazzo Chigi. Sempre a fargli da spalla.
Da Milano alla Sicilia.

Da domani si ricomincia. Nuovo nemico. Nuova partita.



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