mercoledì 2 marzo 2016

Basta poco

Se si mette a confronto il numero di informative emesse in relazione al terrorismo di matrice internazionale dalle due agenzie, si può ben notare che quello dell'Aise è raddoppiato (47%) come è naturale che sia nel contesto internazionale. Quelle provenienti dall'Aisi invece sono sostanzialmente invariate (44% nel 2014, 48% nel 2015) rappresentando alla perfezione la realtà percepita dalle investigazioni portate a termine. Il decreto ha dato modo alle forze dell'ordine di operare in maniera più decisa ma il panorama generale era lo stesso dell'anno precedente.
Dalla relazione però si ha la netta sensazione che la situazione sia molto simile a quella di Napoli. Nella relazione dello scorso anno si faceva presente che lo scenario era destinato a peggiorare, che è in fondo quello a cui stiamo assistendo in questi giorni nonostante l'ottimismo espresso dal ministro dell'interno a fronte delle cifre presentate.
Il messaggio inviato dai servizi, e non potrebbe essere altrimenti, è che la fase della jihad della parola ormai volge al termine perchè i consensi a favore di Daesh ma anche di al Qaeda salgono e la situazione nelle aree di guerra, non solo sul fronte siro-iracheno, non accenna a migliorare.
Non ci sono allarmi specifici ma sono presenti tutti i segnali che fanno pensare che prima o poi ci scapperà l'attentato.
Come nel caso di Napoli, basterebbe che il governo facesse di più sul fronte dei consensi con politiche sociali ed educative adeguate. Invece aspetta che ci mettano una pezza le forze dell'ordine.

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