sabato 6 febbraio 2016

Il colonnello basito

Il colonnello Paternò come tanti esponenti delle forze dell'ordine che possono vantare un bagaglio imponente maturato nel corso della guerra fatta alla criminalità sul territorio e non disdegnano l'uso dei social, non riesce a rendersi conto delle insidie rappresentate dai comportamenti delle persone in rete.
Cercare di stabilire se e quanto questi diventeranno reali è un terno al lotto. Si possono incrociare tutti i dati a disposizione su profili e attività per poi rimanere sempre nel campo delle ipotesi. Nel dubbio si assegna la scorta.

Da delatore la sua logica è perfetta.
Tornando alle parole del dottor La Bella che si diceva stupito del fatto che i giovani possano eleggere Totò Riina come loro eroe, viene da chiedersi :
quanto ci si può fidare di poliziotti e carabinieri che su internet sostengono posizioni fascio-leghiste e si esprimono spesso con violenza contro rom, migranti e musulmani ? Anche in questo caso purtroppo si rimane nel campo delle ipotesi.

I comportamenti in rete esaltano a dismisura le inclinazioni personali. Nel caso di un uomo di legge (ricordiamo i tweet del giudice Deodato che ha deliberato assieme ad altri sulla validità dei matrimoni tra omosessuali celebrati dal sindaco Marino) il dubbio riguarda quale delle inclinazioni prevarrà.
L'ideologia politica e le convinzioni personali o l'applicazione rigorosa (ammesso che sia possibile) della legge ? Raramente queste coincidono. Da lì nasce l'incertezza.

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