mercoledì 13 gennaio 2016

Ruzzando

Scoprimmo quindi che i siti in questione erano stati crreati in Senegal e gestiti dai coniugi Barbara/Umm Yahya’ Aisha e Abdelkader. I due siti furono oscurati con provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. In quel contesto, emersero in particolare le figure di due giovanissimi convertiti, tra cui una 21enne di Reggio Calabria, talmente suggestionati dai messaggi jihadisti da creare, a loro volta, due distinti spazi web in cui venivano replicati e rilanciati i contenuti dei siti telematici oscurati. Dopo solo un mese dal provvedimento di oscuramento, la coppia di estremisti creò due cloni di tali spazi web, appoggiandosi a un diverso internet provider: abulbarakat.blogspot.com e ummusama.blogspot.com. Anche questi due siti furono oscurati con un secondo provvedimento giudiziario, in ragione dei contenuti jihadisti che ospitavano. Si trattava, com’è facile intuire, di un gioco a rincorrersi tra chi creava nuovi blog e chi cercava di applicare la legge, con l’ovvia frustrazione di questi ultimi di fronte alla delocalizzazione dei server in qualche remoto angolo del pianeta dove era impossibile fare osservare i provvedimenti di oscuramento. Galzerano-Di Peso Polizia Moderna 2012
Attraverso questi canali, gli autori, individuati dagl'investigatori nell'ex imam di Carmagnola (Torino), Abdul Qadir Fall Mamour e sua moglie, Barbara Farina, divulgavano dal Senegal sentimenti di odio e violenza, inneggiando alla Jihad. Comunicato polizia di stato maggio 2009
Un fenomeno come questo è preoccupante nella misura in cui, in maniera serena, dobbiamo capire quanto questo tipo di messaggio sia fine a se stesso o possa essere raccolto sul territorio, per cui si deve decidere di procedere nel momento in cui ci sia motivo di ritenere che il messaggio sia troppo intenso, o di natura violenta o recepibile sul territorio Giuseppe Petronzi conferenza stampa maggio 2009

Quello che a volte mi lascia perplessa del dottor Galzerano, e non conoscendolo personalmente ovviamente non può che trattarsi di una semplice percezione, è questo suo cinismo misto a freddezza con il quale ripercorre gli eventi . Sa calibrare bene le parole a seconda dell'obiettivo.
A partire dal titolo, le convertite, quasi a voler puntare il dito contro tutte noi, l'articolo non mi aveva convinto granchè. Avevo pensato alla solita esagerazione dello sbirro cattivo.
Il caso in questione me l'ero studiato sul blog di Miguel Martinez, che di certo non può essere accusato di estremismo e al quale va dato il merito di aver smascherato la campagna mediatica contro i musulmani messa in atto in quegli anni da alcuni apparati di sicurezza più o meno deviati.
Come notava su Kelebek, la stessa polizia oltre che la stampa, si era espressa in maniera molto vaga sui limiti penali sorpassati da quei blog. La divulgazione di sentimenti, anche se negativi, non dovrebbe essere reato. Poi ripercorrando l'intera vicenda della coppia che va dalla conversione di Barbara Farina fino all'oscuramento dei siti passando per l'espulsione del marito mi sono chiarita un pò le idee. E di mezzo c'è stata una discussione feisbukiana con la diretta interessata che verteva sull'operazione martese e sull'operato dei poliziotti kafir che mi ha fatto ricredere sull'articolo in questione. E anche su Galzerano.
Le sfumature delle parole coraniche sono molteplici e pesano a seconda dell'inclinazione di chi le recepisce e dell'intensità con le quali vengono pronunciate. Oggi personaggi come Anjem Choudary possono uccidere con una semplice apparizione. All'epoca forse questo concetto non era così chiaro nemmeno agli investigatori e al legislatore.
Quello che dispiace è che tutt'oggi al di là di indagini e monitoraggi, specie in Italia non si sia arrivati a pianificare una strategia basata sulla contronarrazione per dimostrare che alle ingiustizie che colpiscono musulmani e non, si può e si deve rispondere con la giustizia e non con la violenza indiscriminata. Dimostrare che quelli che fanno i fenomeni su internet strumentalizzando le disgrazie del mondo arabo e musulmano tendono solo a spacciare per jihad e martirio quella che è violenza pura. Basterebbe poco per battere il terrorismo se solo si volesse farlo.

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