lunedì 25 gennaio 2016

Guarda come gongola il Galz

«un successo ottenuto grazie alla nostra bravura, a un pizzico di fortuna e alla capacità di saper fondere diverse esperienze in un’ottica di cooperazione internazionale», gongola Claudio Galzerano, direttore della seconda divisione del Servizio centrale antiterrorismo della Dcpp-Ucigos, nel presentare l’operazione insieme con il questore Luigi Liguori e Piero Gerace, dirigente della Digos di Cosenza. «Di certo – aggiunge Galzerano – è un paradigma investigativo che può essere usato come standard». la stampa
Dai tabulati estratti nel corso delle indagini pare vi siano alcune telefonate anomale. Si tratta di comunicazioni intercorse con una persona che secondo gli inquirenti si sarebbe celata sotto un nome di fantasia. Questo soggetto sarebbe stato contattato anche da Ayoub El Kahzzani il ventiseienne arrestato sul treno Amsterdam – Parigi mentre stava ricaricando un mitra nella toilette dopo aver sparato alcuni colpi. quicosenza

E fa pure er bullo. Non è adorabile il mio sbirro osmotico preferito ?

La parte interessante dell'indagine sarebbe quella sui collegamenti internazionali però c'era da celebrare il decreto per fare twittare il ministro quindi per adesso ci accontentiamo.
Un aspetto poco chiaro dai primi resoconti della conferenza stampa, è cosa abbia fatto il ragazzo in Turchia. Si parla di espulsione dovuta a pericolosità pubblica. Suona più come un respingimento alla frontiera. Forse ha beccato il poliziotto sbagliato da corrompere per entrare in Siria.
I Turchi hanno adottato una politica da carota e bastone. Ogni tanto cercano di dimostrare che stanno combattendo Daesh in maniera seria e mandano indietro qualcuno.

Sul fronte norvegese c'è da registrare il rilascio su cauzione con obbligo di firma del secondo presunto complice di Krekar che non è naturalizzato. La decisione, assieme a quella di allentare il regime carcerario dello stesso Krekar, sarebbe stata presa dopo l’incontro tra la delegazione italiana (anche questa volta non sono stati resi noti i nominativi dei partecipanti) e il vertice del Pst per discutere dell’estradizione. Probabilmente un gesto da parte dei nostri per farsi perdonare “l’intrusione” e dimostrare che il nostro sistema è garantista per poi alla fine farsi consegnare il mullah. Il primo ministro norvegese non vede l’ora di disfarsene ma le opposizioni sembrano non voler mollare la presa. Giudici e polizia sono sempre più convinti che l’inchiesta non sia così “esplosiva” come i nostri vogliono farla sembrare. Vedremo come finirà.
Ma che ce ne facciamo di uno che non parla nemmeno se lo si manda a prendere dal furgoncino della Cia ?

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