Le forze dell’ordine non sono state allertate immediatamente, avrebbero ricevuto un comunicato pari al presente con tutti i relativi dettagli. Si sospettava che gli stessi potessero farsi prendere dal panico coprendo una zona maggiore, come il target in questione, rispetto che ad un'altra essendo tutt’ora in attesa di una conferma che l’obbiettivo fosse stato annullato, poiché si temeva un rinvio a data da destinarsi. Gli jihadisti organizzano i loro attacchi giusto poche settimane prima.
È nostra idea che le forze dell’ordine non debbano giocare con le vite delle persone permettendo l’accesso sul suolo italiano ai suddetti terroristi con la scusante dell’arresto preventivo perché morto un esponente dell’ISIS se ne presenta subito un altro, proprio come accade per gli accounts social sospesi e poi ricreati a decine ovunque. Tali animali vanno fermati sul nascere tagliando direttamente loro le gambe fin dalle prime comunicazioni costringendoli piuttosto a riunirsi nel loro paese anziché permettere loro di permanere negli Stati del mondo con il rischio di esplodere in qualsiasi momento. Abbiamo già visto cosa accade permettendo alle Intelligence di “proteggerci”, come ad esempio a Parigi dove nessuno si era accorto che alcuni terroristi potrebbero essere passati attraversando il suolo italiano per raggiungere la nota capitale francese e grazie alla fiducia posta nei sistemi di sicurezza abbiamo capito tutti che tali servizi a tutela della nazione non sono all’altezza della drammatica situazione.Anon
Se Di Legami non avesse fatto il bullo alla convention grillina forse avremmo potuto evitare questa arlecchinata. Adesso lo spettatore di Del Debbio e il lettore di Libero penseranno che l'antiterrorismo funziona così. Tipo playstation.
Bene hanno fatto i servizi a non commentare per non dare troppa importanza alla cosa.
E' intervenuto Gaiani, un personaggetto che a qualcuno dei servizi deve stare simpatico visto che ogni tanto pubblica le sue perle di saggezza sui siti ufficiali dell'intelligence. Quello che aveva studiato un piano per liberare i marò sottraendoli alle cure indiane. Ormai è praticamente la voce ufficiale dei servizi segreti. D'altra parte se nessuno di quelli che ha esperienza operativa ed è al vertice si concede, non c'è alternativa migliore.
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