Alla conferenza stampa dell'operazione Martese le foto di Assunta Buonfiglio sono state esibite come se fosse un trofeo di guerra. I giornali l'hanno inizialmente dipinta come un mostro e dopo aver letto le intercettazioni ne hanno ricostruito l'immagine di donna succube della figlia. Quella che voleva andare in Siria a coltivare l'orticello con il gattino al seguito.
In carcere nessuno è andato a visitarla. Giusto il suo avvocato e l'immancabile onorevole del PD che voleva guardare in faccia il fenomeno per capirlo. Ha detto più o meno così.
E allora ieri mentre ascoltavo l'onorevole Dambruoso, noto alle cronache in quanto esperto di terrorismo internazionale, ho accolto con piacere il suo impegno in favore di una legge per istituire programmi di deradicalizzazione. A un certo punto per far capire quanto sia importante iniziare un percorso del genere, ha portato l'esempio della famiglia Sergio.
Parlando della signora Assunta ha detto con molto buon senso e senza mancarle di rispetto che non si è resa conto veramente di cosa stesse facendo. Che agiva per amore della figlia. Fin qui tutto giusto.
Ha poi concluso affermando che è morta per amore della figlia.
E no. Non si può accettare anche questo.
Prima di Natale è stato graziato un sequestratore che non si è fatto nemmeno un giorno di galera perchè il suo governo pare essersi ravveduto. Magari tra sei mesi ci si verrà a raccontare che Giovanni Lo Porto si è suicidato.
Per adesso bisogna credere che la signora Assunta è morta per troppo amore.
Chi ha una madre anziana sa quanto faccia male vederla soffrire soprattutto quando si è causa di quella sofferenza. Se Dio concederà a Maria Giulia tempi e modi di ravvedersi, capirà quanto dolore ha dato a suo madre e quanto fosse inevitabile. Perchè la sofferenza è parte dell'amore.
Assunta è stata lasciata morire in carcere.
Una occlusione intestinale può capitare a chiunque e in qualsiasi circostanza . Però quella donna era molto provata.
Se come tutti abbiamo capito il suo contributo ad una associazione terroristica è stato praticamente nullo visto che aspirava semplicemente ad un pezzo di terra da coltivare assieme alla famiglia, che bisogno c'era di tenerla in galera ? Perchè non concederle almeno i domiciliari isolandola da qualsiasi tipo di comunicazione ma facendole vedere almeno il marito e qualche amica o parente ?
Non può passare tutto così facilmente. ogni volta come se niente fosse.
Qualcuno deve dare spiegazioni e prendersi la responsabilità.


Nessun commento:
Posta un commento