lunedì 9 novembre 2015

Tanto

Secondo me l'errore quando si ama o si crede di amare è proprio nella misura.
Troppo, molto o tanto non va bene.
Bisognerebbe amare con moderazione sennò è ossessione.

Anche questo fatto del fidanzato-padre al di là dell'età ha qualcosa di anomalo se non di patologico.
Io un padre ce l'ho grazie a Dio e mi basta.
Il mio principe azzurro dovrebbe avere come caratteristica principale quella di sopportarmi. Che non è poco.
E infatti lo avevo trovato. Però pure lui aveva bisogno di qualcuno che lo sopportasse.
Per un pò ci siamo sopportati a vicenda. Poi è diventato effettivamente troppo.
L'ultima volta che ci siamo visti è stato con la moglie ed il figlio. Sono stata contenta per lui perchè con me non avrebbe potuto essere felice. Ma più che altro ero contenta per me. Con tante tribolazioni almeno una me la sono scampata. Santa donna la moglie. Una ragazza giordana di origini palestinesi. "Falso come un palestinese" come recitò il nostro eroe romagnolo è una esagerazione.
I palestinesi sono tenaci. D'altra parte quando vivi un inferno non hai molte alternative.
Marmar gli è stata appresso per anni e al momento giusto è riuscita a catturarlo. Il momento anche è fondamentale nei rapporti umani in generale. Ci si deve prendere al momento giusto.
Pur essendo convinta che l'unione tra uomo e donna sia essenziale nella vita oltre che un precetto religioso, secondo me c'è gente fatta per stare sola.

Quello che volevo dire comunque a proposito di lacrime era che tristezza faceva ieri vedere i sindacalisti della polizia sul palco dell'odio.
Silvio era effettivamente l'unico da amare.

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