venerdì 6 novembre 2015

Pensare

"E' bello pensare che il nostro Tricolore e la nostra Patria siano tanto desiderate da chi italiano non è" ha detto il titolare del Viminale. Nosheen, ha aggiunto, "è stata pestata in famiglia perchè desiderava essere come noi, essere libera nella scelta del marito e nella scelta di amare. Ha resistito, purtroppo non la mamma, e da oggi è una ragazza italiana. Ci ha detto di essere onorata dell'attribuzione della cittadinanza e oggi vogliamo dirle che siamo noi onorati di avere come cittadina italiana una donna che ha saputo resistere con fierezza".gazzettadimodena

Un ministro la cui segreteria non ha risposto ad una mail in cui chiedevo con gentilezza e spiegando le ragioni, di non usare il termine "terrorismo islamico", non può essere credibile nemmeno quando elargisce questo tipo di onorificenze.
Si è trattato di una strumentalizzazione della vicenda e della sua protagonista.
Da un lato si è voluto evidenziare che l'Italia è un Paese accogliente.
Dall'altro che lo è ma solo a patto che.
E' stata semplicemente un'operazione di propaganda a voler ricordare che questo è un governo di sinistra che non disdegna le argomentazioni fascio-leghiste.

Il ministro viene tra l'altro da una regione in cui i matrimoni organizzati dalla famiglia e spesso forzati sono ancora all'ordine del giorno.
Sa benissimo che la ribellione della ragazza è stata una semplice reazione da figlia.
La retorica del come noi è proprio fuori posto.
Come fuori posto è una cittadinanza che alla fine pone sotto i riflettori la violenza e lo scontro di civiltà.
Meglio sarebbe stato premiare un rappresentante di minoranze etniche o religiose distintosi negli studi o nell'attività lavorativa e imprenditoriale.
Allora il discorso del ministro Alfano sarebbe stato decisamente credibile e la cittadinanza avrebbe rappresentato uno stimolo ad impegnarsi all'interno della comunità assieme agli altri nonostante le differenze culturali.
Una concessione siffatta  somiglia più ad un obolo simbolico.

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