martedì 10 novembre 2015

Il malloppo

Resta da capire perché sarebbe stato necessario fotografare il malloppo prima di consegnarlo. Ma pare che si tratti di procedure di sicurezza introdotte per evitare che, come purtroppo accaduto in passato, parte del riscatto stanziato per i nostri connazionali si disperda strada facendo.luca fazzo

L'operato dei servizi è funzionale a quello del governo.
Lo scenario degli ultimi mesi vede le opposizioni e i media che le sorreggono strumentalizzare questo tipo di vicende per dare una spallata al governo Renzi.
Del gioco fanno evidentemente parte elementi interni ai servizi ed anche esterni (agenzie di intelligence straniere. Magari non solo la Cia.) che trarrebbero vantaggio da un capovolgimento politico. Delegittimare il lavoro dell'Ambasciatore Massolo e del generale Manenti è parte della manovra.
La questione del pagamento del riscatto per la liberazione di Greta e Vanessa è una delle tante schermaglie del genere alle quali abbiamo assistito in questi mesi. Il game changer è stata l'internazionalizzazione del contesto. Non più media fascio-leghisti vs corrierino&l'unità ma un attacco partito da Doha e transitato a Londra.
A metterlo in piedi per rilanciare l'offensiva potrebbe essere stato qualche funzionario italiano in pensione o ancora in servizio oppure direttamente la Cia e l'MI6. O anche una coalizione.
I nostri alleati sanno benissimo che paghiamo i riscatti e chiudono un occhio. Lo riaprono all'occorrenza. Bisognerebbe sapere se al momento c'è qualcosa di importante per cui valga la pena alzare la voce o se si tratta della solita sceneggiata ad uso interno per colpire Renzi attraverso una guerra proxy. Dalla Libia al Libano passando per Afghanistan ed India sul tavolo ci sono svariate questioni che ci rendono vulnerabili e ricattabili.
Di Fazzo ho grande stima nonostante scriva per quella pubblicazione. Non metterei la mano sul fuoco però sulla storiella dei servizi inglese ed americano che passano il tempo a fare ricostruzioni delle immagini provenienti da Forte Braschi.
Dalle carte desecretate di recente sulla vicenda Philby emerge chiaramente come sia difficile non solo individuare ma anche cacciare un agente segreto traditore che opera in ambito estero. Bisogna elaborare una risoluzione sulla quale fare convergere gli interessi di vari ministeri ma anche quelli dei governi e delle agenzie alleate.
Quindi non stupisce che le immagini dei soldi provenienti dalla sede dell'Aise possano essere state girate con apparente facilità alla stampa straniera o a qualche governo.
Però la tempistica dell'articolo è sospetta.Tra oggi e domani ci sono due audizioni al Copasir del sottosegretario Minniti e credo ancora dell'ambasciatore Massolo per la relazione semestrale.

Comunque sia un appunto ci sarebbe da fare al direttore Manenti.
Al di là delle controversie passate dei servizi che lo avrebbero visto protagonista, all'indomani della sua nomina ci è stato presentato come un interno. L'uomo che conosce alla perfezione la macchina e i suoi ingranaggi quindi la soluzione ideale per quelli che sarebbero i mali dei servizi. Rancori e questioni irrisolte. Eppure il suo ingresso sembra aver incrementato le dispute interne il che purtroppo si ripercuote sulla percezione dell'operato dei servizi e sull'immagine del governo.
Perchè non si riesce una volta per tutte a risolvere le controversie e a mettere la parola fine sulle azioni di disturbo ?

Albè

secondo me sei troppo buono. Chiamami che te l'aggiusto io la baracca.
Ci facciamo dare un pò di steroidi e di polonio da Bortnikov così sistemiamo 'sti quattro zozzoni che non ti fanno lavorare.

Tvtb cià.

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