domenica 29 novembre 2015

Assolutamente

Renato Cortese dichiara all’Ansa: «Sono assolutamente sereno e ho la massima fiducia nell’operato della magistratura - ha detto Cortese - sono fiducioso di poter chiarire al più presto la mia posizione».
ilsole24ore via cinquantamila.it

Ablyazov è dissidente allo stesso modo di Kodorkowski. Con tanti quattrini.

L'aspetto tragicomico dell'intera faccenda, se si prefigurasse lo scenario sostenuto dalla difesa Shalabyeva e credo anche dalla procura cioè quello della rendition ormai di casa qui da noi, è che una espulsione così delicata sembrebbe essere stata gestita dalla polizia in maniera tanto goffa e casereccia. Come se Cortese stesse ancora in Calabria mentre all'epoca era già a Roma, voleva elevare gli standard di vita capitolini come dichiarò non appena subentrato a Rizzi, ed era in fondo stato chiamato assieme al wonder team P&P per ridare lustro non tanto a Roma ma al governo locale e nazionale. Alla fine quello è il compito della pubblica sicurezza.
Posto che stamane repubblica dava notizia di un altro paio di agenzie di security che sarebbero coinvolte nell'affaire, come notò all'epoca il generale Pollari i servizi non potevano non sapere e aggiungo io, nemmeno se ne potevano rimanere con le mani in mano.
Fecero finta di niente sentendo puzza di bruciato o come ipotizzò Report agirono in modo da lasciare andare Ablyazov consegnando la sua dolce metà ai Kazaki ?
Non lo sapremo mai. Però magari ci divertiamo con il processo.

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