giovedì 5 novembre 2015

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Sette anni rispetto ai venti richiesti dalla pubblica accusa.
Questa è la condanna assegnata a Bilal Bosnic per pubblico incitamento a compiere azioni terroristiche, reclutamento e organizzazione di gruppo terroristico.
Si è trattato di un processo lungo e complesso nel corso del quale sono sfilati come testimoni i genitori dei ragazzi che andarono a morire in Siria oltre ad uno di quelli reclutati che ha raccontato come i sermoni di Bilal Bosnic e Nusret Imamovic lo abbiano indotto ad addestrarsi e partire.
Sono stati mostrati i video dei discorsi di Bosnic in moschea e un consulente esperto in terrorismo ed un imam hanno dimostrato come l'alterazione dei concetti espressi dalla religione islamica si sia tradotta in azioni di stampo terroristico.
Anche se altamente simbolica si tratta di una vittoria importante perchè è stata applicata la nuova normativa ed è stata abbattuta la tesi della difesa secondo la quale il processo a Bosnic si sarebbe svolto in palese violazione del diritto sancito dalla costituzione di praticare liberamente la religione.
La sentenza ha stabilito che gli insegnamenti di Bosnic e di altri come lui non sono Islam.
Il pubblico ministero Campara e il procuratore capo si sono riservati di leggere la sentenza per riproporre in appello richieste più pesanti.
Questo processo non risolve il problema. Bosnic ha seguaci dappertutto.
Lamberto Giannini dovrà continuare a fare visita di tanto in tanto in zona.
Però è stato stabilito un principio importante e la Bosnia ha dimostrato la propria determinazione a sconfiggere il terrorismo.




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