martedì 13 ottobre 2015

Sceriffi silenziosi

Mai che qualcuno si voglia assumere le responsabilità
Ana Gomes è un ex diplomatico passato all'attività politica e il cui focus è sui diritti umani. Era al fianco di Sabrina de Sousa quando questa tenne la conferenza stampa a Lisbona per annunciare un' azione tesa a ribaltare il verdetto finale sul caso Abu Omar.

L'America ha avuto gioco relativamente facile nel portare a termine la propria inchiesta perchè la responsabilità alla fine come era prevedibile è ricaduta tutta sulla Cia che aveva parecchie malefatte da farsi perdonare negli ultimi anni.
Il capitolo rendition è quello che meglio si prestava ad una operazione trasparenza necessaria non solo ad attuare una ripulita che in minima parte c'è stata all'interno dell'agenzia, ma soprattutto a giustificare i fallimenti delle politiche estere disastrose dei governi Bush e Obama.
In Europa il discorso è più complesso .
C'è il coinvolgimento evidente anche se non ancora del tutto accertato sia dei governi che degli organi di intelligence.

Se da un lato possiamo parlare di corruzione in relazione alla partecipazione di nazioni come la Romania, la Lituania o la Polonia, Paesi cioè la cui povertà e degrado delle istituzioni possono lasciare intuire quale fosse la contropartita per il proprio coinvolgimento, le responsabilità ascrivibili ai governi e ai servizi segreti di Paesi come l'Italia, l'Inghilterra e la Germania devono aver comportato per forza di cose un do ut des di natura molto diversa e che va al di là del discorso promozione-agente doppio.

Che prezzo ha pagato l'Italia per il ruolo avuto nelle rendition e ne è valsa veramente la pena ?
Dobbiamo credere alla storia degli sceriffi o c'è stata una fine regia in grado anche di orientare le decisioni del governo ?

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