martedì 6 ottobre 2015

Proposte rumene

un elenco di tre candidati alla nomina da sottoporre alla deliberazione preliminare del Consiglio dei ministri. All’elenco è allegata una relazione contenente: i criteri seguiti e la motivazione della scelta dei soggetti indicati; il curriculum professionale di ciascuno; la dichiarazione resa dai tre candidati di non versare in alcuna delle cause di incompatibilità previste dalla presente proposta di legge. L’elenco dei nominativi e la relativa relazione, dopo la deliberazione preliminare del Consiglio dei ministri, sono inviati alle Camere per l’espressione del parere parlamentare delle competenti Commissioni. Il parere è espresso entro venti giorni dalla data dell’assegnazione. Le Commissioni possono procedere all’audizione dei candidati”

il candidato deve dichiarare la sua appartenenza alla massoneria nel momento in cui riceve la comunicazione ufficiale della sua candidatura, pena la decadenza dall’incarico
Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e altre disposizioni concernenti il controllo parlamentare sulle nomine agli incarichi di vertice delle Forze armate e di polizia e dei Servizi di informazione per la sicurezza

Quello dei vertici è un falso problema.
A oggi a parte il capo della polizia che sbarella ogni tanto e quello dell'Aisi che non si capisce che cosa fa, gli altri sono anche personcine decenti. E' il resto che non funziona.
In tutte le nazioni i capi di esercito, forze dell'ordine e servizi vengono nominati grazie a pressioni delle lobby politico-finanziarie.
Che cambierebbe se a decidere fosse il parlamento ? Nulla.
Il vincente della selezione proposta sarebbe comunque quello che è riuscito a negoziare la propria nomina con i gruppi parlamentari di riferimento. Sarebbe un mercato delle vacche a prescindere.

Preoccupa invece che un componente della commissione di controllo sui servizi paragoni il suo lavoro a quello della controparte rumena.
Mette a confronto Paesi, storia e sicurezza diversi tra loro.
Che poi se proprio ce la vogliamo dire tutta, noi abbiamo "solo" mandato la gente a torturare.
Loro hanno fornito i siti.
Noi abbiamo scoperto trame e protagonisti e li abbiamo mandati a processo e in galera (quelli "disponibili").
Loro ancora oggi e nonostante le prove raccolte, negano di essersi prestati ai giochetti della Cia.
Ma ci sono parlamentari in grado di scegliere gente competente e fuori dalla massoneria ?


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