martedì 20 ottobre 2015

A proposito di microcellule

Ci possono essere possibili attentatori che possono avere una rete di amicizie e favorire la nascita di microcellule. E' quanto accaduto in Francia e in Belgio, non ancora in Italia. Giampiero Massolo 19 ottobre 2015

E più o meno nelle stesse ore in cui il direttore parlava, si è affacciata in rete una pubblicazione rivolta ai lupi solitari ispirata da quello che ormai è l'idolo dei bamboccioni di Daesh. Abi Musab il rosso.

La scelta di agire attraverso cellule o piccoli gruppi organizzati risponde di certo ad esigenze operative che vedono parte dell'azione che si sviluppa in rete o in piccoli spazi e anche in lassi di tempo non molto estesi.Viene evidenziata ancora la mancanza di una strategia globale e di un coordinamento centralizzato. La pubblicazione è destinata al vasto pubblico dei potenziali lupi solitari o gruppetti di simpatizzanti di Daesh. Ragazzetti poco svegli o con difficoltà a relazionarsi agli altri ai quali bisogna anche spiegare la differenza tra riunione e conferenza o che è meglio fidarsi di pochi.
D'altra parte c'è anche la piena consapevolezza del monitoraggio costante delle forze di polizia e di intelligence e del pericolo di infiltrazioni.

A proposito di strategie, questa volta governative, è da segnalare una delle tesi vincitrici della competizione indetta dalla sicurezza nazionale, scritta dal dottor Cardazzone (qui nella versione inglese co-autore Stefano Armenia) in cui vengono analizzate le dinamiche del terrorismo di matrice fondamentalista fino ad almeno il 2001 servendosi del metodo della system dynamics.
Si tratta di un modello che permette di individuare strutture e dinamiche associate all'azione dei gruppi terroristici e di conseguenza di mettere in atto precise strategie di intervento sulle variabili che aiutano questi gruppi a crescere e muoversi.
Se i governi occidentali si ponessero l'obiettivo di un'azione sinergica e concreta, dai dati finora in nostro possesso circa i canali di finanziamento e smistamento di Daesh e sulle modalità di azione in area siro-irachena ma anche fuori, si potrebbe tentare anche di mettere a punto una strategia efficace.

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